Francia La tempesta Xynthia fa 45 morti: Sarkozy sul luogo del disastro

Non solo il Sudamerica. Anche la Francia ha vissuto in questi giorni la sua catastrofe naturale. Seppur di dimensioni più ridotte del terremoto in Cile, la furia della tempesta Xynthia ha già fatto 52 morti in tutta Europa, 45 solo in Francia nel ciclone più grave nel Paese dopo il dicembre del 1999, quando si contarono alla fine 92 vittime.
Nonostante fosse scattato lo stato di allerta in molti non hanno voluto rinunciare alle vacanze d’inverno in Vandea e Charente-Maritime, i due dipartimenti più colpiti. Le piccole, tipiche case a due piani, sono state invase d’acqua in pochi minuti. Mezz’ora, hanno riferito testimoni, «e l’acqua era arrivata al primo piano». Qualcuno si è rifugiato addirittura sul tetto, dove ha aspettato ore l’intervento dei pompieri, a volte in elicottero. Trenta morti, il tributo più pesante all’ondata di maltempo, è stato pagato dalla Vandea, dove molti sono morti annegati. I trasporti sono nel caos, molti i voli annullati, i treni soppressi, le strade interrotte ma la tempesta, ha annunciato Meteo France si sta spostando verso il centro Europa.


Il presidente Nicolas Sarkozy ha fatto sapere che si recherà di persona, nella mattinata di oggi nei due dipartimenti più colpiti dopo aver spedito immediatamente ieri il ministro dei Trasporti, Dominique Bussereau, ed aver esortato il governo ad «agire subito». Per Francois Fillon, primo ministro che ha convocato una riunione domenicale d’emergenza a Matignon, si tratta per la Francia di una «catastrofe nazionale».

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