Frattini: "Per Battisti pronti a ricorrere alla corte dell'Aja"

Il ministro degli Esteri contro il no all'estradizione: "Contro la decisione del Brasile, un precedente gravissimo che potrebbe influire sul destino di tanti latitanti, pensiamo di portare il caso alla Corte internazionale dell'Aja"

Frattini: "Per Battisti pronti a ricorrere alla corte dell'Aja"

Roma - La decisione del Brasile di non estradare Cesare Battisti rappresenta "un precedente gravissimo che potrebbe influire sul destino di tanti latitanti" e l'Italia non lascerà "nulla di intentato. Pensiamo di portare il caso alla Corte internazionale dell'Aja". Lo annuncia, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, consapevole, però "che un governo forte come quello brasiliano non è condizionabile da azioni di ritorsione". "Intanto faremo ricorso al Tribunale Supremo contro la decisione di Lula, che ha sorpreso perfino giudici brasiliani di fama". E' "impensabile" addurre la motivazione di "rischi personali" per il no all'estradizione: "Con tutto il rispetto, non è l'Italia il Paese dei desaparecidos, non è qui che in galera si tortura, si uccide o vengono fatti sparire i detenuti". Peraltro, aggiunge, "non può passare il segnale che il Brasile è il Paese dove si può ripetere il caso Battisti. Non è accettabile che dopo la dottrina Mitterand si diffonda l'idea che esiste una dottrina Lula". Poi se sarà necessario l'italia è pronta a ricorrere anche al tribunale penale internazionale, e intanto, per il titolare della Farnesina, "non sarà facile l'approvazione" del trattato di parternariato fra Italia e Brasile: "Magari non verrà bocciato, ma potrebbe essere accantonato, rinviato" preché "la lotta al terrorismo non può tollerare buchi neri come quello provocato da Lula". Infine un appello all'Europa affinché vincoli gli aiuti al rispetto della libertà religiosa, fermandoli "a chi perseguita i cristiani". E' 'una battaglia che vogliamo condurre con forza. Sarebbe bene che in Parlamento se ne discutesse presto, per darci un mandato forte per vincerla''.

Il Pdl: l'Italia fa sentire la sua voce "Sono importanti e positive le dichiarazioni del ministro degli Esteri Frattini sul caso Battisti, con il preannuncio di ulteriori iniziative, fino alla possibilita"di adire la Corte internazionale dell'Aja. Attorno all'assassino Battisti, da troppi anni, opera una rete di complicita', di sostegni pseudointellettuali e politici, che ha un solo effetto: rinnovare il dolore delle vittime. E' davvero deludente che il Brasile si sia allineato a questa opaca rete di protezione "afferma il portavoce Pdl Daniele Capezzone.

"Ed e' paradossale che si cerchi di attribuire a Battisti la valenza di un caso politico, come se si trattasse di un perseguitato, e non, come invece sappiamo bene, di un criminale comune violento e spietato. Dunque, l'Italia fa sentire la sua voce, in modo autorevole e fermo. Mi auguro che nelle tappe successive di questa vicenda anche l'opposizione voglia collaborare con spirito positivo e unitario".

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