Freni per le moto: Brembo in India si allea con Bosch
18 Ottobre 2005 - 00:00Un investimento complessivo di 13 milioni di euro destinato al mercato locale e in prospettiva allexport in Asia
Paolo Stefanato
da Milano
Brembo e Bosch si alleano in India per produrre e vendere freni per motocicli. Entrambe le società producono sistemi frenanti, ma solo in alcuni segmenti sono concorrenti e già collaborano da tempo sul mercato indiano, dove la controllata di Bosch (80%), Kalyani Brakes, finora ha lavorato anche su licenza di Brembo. La joint-venture paritetica è stata costituita, appunto, tra la Kalyani (leader indiano nella produzione di componenti e sistemi frenanti convenzionali) e lazienda condotta da Alberto Bombassei, che è anche vicepresidente della Confidustria. Nella nuova società, che avrà sede a Pune, Kalyani Brakes conferirà il proprio impianto di produzione di freni per motocicli, Brembo licenze e tecnologia e deterrà la leadership industriale. Linvestimento totale dei due partner è di 13 milioni di euro. Il fatturato atteso per il primo anno di attività è di circa 20 milioni, e si prevede che raddoppierà nellarco di quattro anni. I prodotti saranno inizialmente destinati al mercato indiano, successivamente saranno valutate le potenzialità di esportazione.
«Si tratta di un mercato da 7 milioni di motocicli allanno, con una crescita del 20% allanno; per ora una piccola parte monta freni a disco, ma su questa parte noi ora avremo il 60%» spiega Bombassei, il quale ricorda anche che «in India sono presenti le grandi marche mondiali di motocicli, da Honda, a Yamaha, a Suzuki, fino allitaliana Piaggio. Il nostro obiettivo è proprio quello di servire la clientela più qualificata». Anche gli altri Paesi asiatici vicini allIndia registrano importanti progressi, ed è questo il bacino al quale la nuova società guarda per le future esportazioni. Cina compresa: i due stabilimenti cinesi di Brembo servono infatti il solo mercato auto.
Linvestimento in India rende ancora più evidente la strategia di globalizzazione di Brembo, presente con stabilimenti in 11 Paesi, e che lo scorso anno ha fatturato 678 milioni. «Il peso dellItalia è ancora fortemente maggioritario, circa il 70% della nostra produzione - spiega Bombassei -. Ma visto che di questa quota esportiamo il 70%, iniziative di diversa localizzazione degli impianti servono a razionalizzare la logistica, un costo che incide sulla competitività». Un esempio è lo stabilimento che sarà inaugurato tra un mese in Polonia, una fonderia destinata a integrarsi con le altre due fabbriche Brembo già presenti nel Paese per servire i mercati della Germania e dellEst Europa.
Alla clientela tedesca punta anche il nuovo stabilimento in corso di costruzione a Nord di Pechino, che servirà gli insediamenti programmati sia da Mercedes che da Bmw, mentre la fabbrica già in funzione da sei anni (in joint-venture con lo stesso socio cinese della Fiat, Nac) serve la produzione Iveco e le linee della Palio. Nel nuovo insediamento, in esercizio tra un anno, Brembo sarà azionista al 100%.
Il gruppo Bosch ha recentemente incrementato la propria partecipazione in Kalyani Brakes dal 40% al 80%, assumendo la responsabilità industriale. Kalyani Brakes è il leader indiano nei sistemi frenanti convenzionali, con stabilimenti a Jalgaon, Pune e Manesar. La società ha generato ricavi per 63 milioni di euro nellesercizio 2004-2005, con circa 1800 addetti.