Claudio Rossini
È Gian Vittorio Frezza il portacolori del Tc Bogliasco ad alzare al cielo la tennistica quarantasettesima Coppa del Sindaco di Genova, dopo aver battuto per 7/5, 6/0 Alessandro Bosi trentaquattrenne del Tc Pegli. Enorme la gioia di Frezza che, dopo ventidue anni dal primo tentativo, riesce a mettere in bacheca il trofeo più ambito. Madido di sudore, ma sprizzante gioia da ogni poro così si racconta: «Avevo 16 anni, quando raggiunsi la prima delle mie quattro finali. Gli organizzatori mi costrinsero ad un tour de force con finale del doppio al mattino, tre set tirati in coppia con Zunino contro Pistorio e Vignale e finale al pomeriggio contro Marco Busti. Alla sesta partita, in poco più di sette ore, persi al terzo attanagliato dai crampi. A sedici anni è dura perdere così. Questa Coppa la volevo con tutte le mie forze e dopo due altre finali, oggi finalmente, a trentotto anni, mi sono liberato di un grosso peso che avevo sullo stomaco dal 1984». Per Frezza diversi i tornei vinti e i successi in gara a squadra, ma quella del Sindaco, anche perchè la più attesa, è la vittoria con la V maiuscola. L'altro finalista, Alessandro, figlio di Clemente che la Coppa la vinse nel 1977, ha perso la speranza di eguagliare il papà, ancor oggi valido veterano. Tra gare a squadra e incontri impegnativi per arrivare alla finale, è stato l'avambraccio destro (per uno che ha il colpo preferito nel dritto) che non ha risposto allo sforzo. Bosi ha giocato alla grande nella prima partita, rimontando da 2-5 fino a cinque pari. A quel punto la sicurezza di Frezza ha vacillato, ma Bosi non è riuscito a concludere vittoriosamente la sua rimonta. Frezza ha costruito la sua attesa vittoria con un gioco di rimessa e i rischi per conquistare il punto tutti a Bosi. Ma il tennis non è sport che ammetta il rischio ad oltranza. La rivincita per il Tc Pegli viene dalla ventiduenne Federica Carosini che ha disposto in due set della U16 Benedetta Boero. Il ritorno all'agonismo di Federica si è concluso vittoriosamente e meritatamente. La Coppa della Provincia ha premiato l'atleta migliore con un punteggio netto: 6/2, 6/1.
Lo spazio è tiranno per evidenziare i tanti protagonisti della «longa marcia» del tennis genovese. Diremo della prima vittoria nell'over 55 di GianCarlo Ranghi su un sempre valido Pier Filippo Oreste (7/6, 7/6, 6/2), della riconferma, nel doppio maschile, di Massimo Cerrato e Alessandro Ferretti vittoriosi su Ceppellini-Caffaratti dopo tre set tirati fino all'ultima stilla di sudore (6/3, 5/7, 6/4), del successo, per il terzo anno consecutivo, di Beppe Dufour e Maurizio Pistorio (7/5, 7/6 su Cerrato-Boero) e dell'ennesima vittoria di Memo Boero in coppia con Luca De Ferrari nel doppio over 55 (6/4, 1/6, 6/4 sui battaglieri Roberto Gili e Marco Cantaluppi). A Sanguinetti e Lavezzaro (4/6, 7/6, 6/0 su Iguera-Ceppellini) il doppio misto, mentre in quello femminile Ferretti-Novelli hanno battuto Berni-Raccosta con un doppio 6/3. Nelle più selezionate gare riservate ai terza categoria si sono imposti Francesco Crovetto (6/3, 6/1 al chiavarese Matteo Mandelli)e Federica Gamba vittoriosa su Silvia Nobili, in campo in condizioni menomate.
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