Il fronte verde

Il referendum sull’ambiente si farà, e forse prima delle Comunali. Secondo il regolamento, infatti, il termine ultimo per chiedere ai milanesi il loro parere sulle politiche ambientali che l’amministrazione dovrebbe adottare, è il 15 maggio. Una data che potrebbe avvicinarsi, e molto, all’appuntamento delle amministrative e che in qualche modo potrebbe influire sulla scelta del candidato sindaco.
Il collegio dei Garanti del Comune, eletti due giorni fa dal consiglio comunale, ha 30 giorni per verificare la documentazione sulla regolarità delle firme e sull’ammissibilità delle consultazioni, quindi il sindaco dovrà fissare la data all’interno di un arco temporale fra 30 e 70 giorni dalla fine della verifica: dunque entro il fine settimana di metà maggio. «L’iter per arrivare al voto - chiede il radicale Marco Cappato, tra i promotori del referendum - vada avanti ora senza intoppi e i diritti di informazione e partecipazione dei cittadini siano garantiti. I referendum non appartengono a nessun partito e ci auguriamo che nessuno intenda boicottarli». Oltre che sulla data del voto, il comitato «Milanosimuove» fondato dal radicale Cappato, dall’ex assessore all’Ambiente del Comune Edoardo Croci e dal capogruppo dei Verdi Enrico Fedrighini, assicura che «vigilerà» sulla campagna informativa che l’amministrazione è tenuta a promuovere in città sui referendum.
«È previsto che i cittadini - spiega l’ex assessore Croci - siano informati tramite pubblicità sui giornali, spot televisivi e radiofonici, diffusione di stampati. Da questo momento il Comitato assume un ruolo di tutela dell’interesse pubblico al pari dell’amministrazione, con la quale quindi interloquiremo perché tutto si svolga come deve. Accanto alla campagna del Comune per informare la città - precisa Croci - ci sarà la nostra per il sì». Per questa, il Comitato avvierà iniziative per la raccolta fondi. «Come già per le firme, intendiamo coinvolgere tutti i milanesi che vorranno aiutarci. Vorremmo una campagna in stile obamiano». Le proposte referendarie, ha rimarcato Enrico Fedrighini «sono la soluzione per una trasformazione urbana sostenibile e l’attuale emergenza smog ne dimostra ancora più la necessità. Le misure realmente efficaci contro traffico e smog richiedono coraggio, e i referendum possono rappresentare quella iniezione di coraggio che è finora mancato all’amministrazione».

Proprio sui temi referendari, secondo il comitato, potrà giocarsi gran parte della campagna elettorale: «Avremo iniziative informative e gazebo per il referendum in parallelo al vivo della campagna elettorale: questo - dice Croci - porrà i temi ambientali al centro del dibattito per le comunali».

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