Il Frosinone batte il Grosseto e ora vede la salvezza

Seconda vittoria consecutiva per il Frosinone tutto cuore targato Guido Carboni che, dopo i fantasmi dell’ultima parte della conduzione di Moriero, vede sempre più vicino il traguardo della salvezza, a due giornate dal termine. Sotto un diluvio d’altri tempi, i canarini superano il Grosseto 1-0, grazie ad un gol di Santoruvo in pieno recupero e salgono a quota 49. I canarini hanno sempre mostrato di crederci, con un assalto all’arma bianca, anche se in formazione rimaneggiata: Carboni, infatti, è costretto a far di necessità virtù senza gli squalificati Bolzoni, Maietta e Del Prete, rilanciando Semenzato e Guidi in difesa e Caremi a far reparto a centrocampo, insieme a Basha, con il duo d’attacco Stellone-Santoruvo, supportati sulle fasce da Troianiello e Cariello. Anche Sarri si affida a un 4-4-2 che nella sostanza però si rivela più prudente.
Dopo due minuti il Frosinone sfiora il vantaggio: Basha lancia Troianiello, il folletto ex Nuorese serve un delizioso pallone in area a Stellone che in corsa spara sopra la traversa. All’8’ il Frosinone reclama un rigore, quando il portiere grossetano Acerbis frana sui piedi di Cariello, ma l’incerto Giannoccaro di Lecce lascia proseguire. Al 10’ si fanno vivi i toscani ed è bravo Bocchetti a salvare sulla linea la battuta a rete del camerunese Job. E’ sempre il Frosinone però a menare le danze, nel pantano del Matusa, lanciando a ripetizione i due attaccanti. Come al 37’, quando Stellone viene abbattuto da Federici. Espulsione diretta per il difensore e l’arbitro che indica il dischetto, costretto però a rimangiarsi la decisione su segnalazione dell’assistente, tra le proteste dei canarini. Al 41’ altra clamorosa occasione da gol per i ciociari: sulla sinistra Caremi scodella per Cariello che è bravo a controllare e a colpire al volo, incocciando il palo esterno alla sinistra di Acerbis. Al 48’ punizione del solito Cariello, deviata da un difensore.
Nel secondo tempo il Frosinone si riversa all’attacco, spinto dalla fantastica curva nord che non smette di cantare anche sotto il temporale. Carboni dà maggior linfa all’attacco inserendo Mazzeo al posto di un Caremi finalmente tornato comunque su buoni livelli e al 60’ Turati è costretto a un fallaccio per fermare l’ex perugino lanciato a rete, finendo anch’egli anzitempo negli spogliatoi. Tre minuti dopo padroni di casa ancora vicini al gol, con Stellone che scheggia la traversa su punizione dai 25 metri. Al 69’ Mazzeo fa gridare al gol, ma il suo colpo di testa, su cross di Troianiello, lambisce il palo destro. Tre minuti dopo è sempre Mazzeo protagonista: il suo sinistro al volo, ispirato da Stellone, finisce fuori di un niente. Al 78’ è il neo entrato Calil a provarci dalla distanza, imitato 5 minuti dopo da Cariello, ma in entrambe le occasioni Acerbis è attento. Il portiere toscano all’85’ è prodigioso su tocco da media distanza di uno scatenato Mazzeo.

L’arbitro concede tre minuti di vantaggio e dopo 80 secondi Stellone tocca d’autore per Santoruvo che di piatto gonfia la rete e fa esplodere il Matusa. Domenica trasferta ad Ascoli, con i marchigiani senza assilli di classifica.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica