«Ho rivissuto la grande angoscia di quei momenti. Capisco perfettamente cosa stanno provando ora i familiari delle persone scomparse, diciassette anni fa mio padre partì dalla Sicilia per il Venezuela convinto di andare a recuperare le salme. E invece eravamo vivi...». Limprenditore palermitano Vincenzo Conticello, noto nel capoluogo siciliano perché titolare dellAntica focacceria San Francesco e per il suo coraggio nella denuncia contro il racket, ha vissuto il 14 agosto del 1991 la stessa terribile esperienza vissuta venerdì scorso agli 8 italiani. Laereo su cui viaggiava, proprio sulla stessa tratta Los Roques - Caracas, teatro dellincidente di questi giorni. è precipitato in mare. Lui miracolosamente è sopravvissuto insieme alla moglie Loredana, alla figlia Claudia che allepoca aveva tre anni e mezzo e a Gualberto Marcano, un farmacista venezuelano che ha salvato la vita a lui e alla sua famiglia.
Ma è anche consapevole di quanto sia difficile nutrire speranze se laeromobile si è inabissato. «I fondali sono profondissimi, e poi ci sono gli squali. I motori si fermarono dopo circa 20 minuti di volo. Precipitammo da 3500 metri di altezza. Eravamo sulle ali, laereo si ruppe in tre ma noi non ci inabissammo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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