Fulmine a Malpensa, 1300 bagagli a terra

Tilt del sistema: il nastro trasportatore resta fermo mezz’ora

Laura Sonzogni

Nuovi disagi per i passeggeri ieri all’aeroporto di Malpensa, dopo che un nastro per il trasporto dei bagagli si è bloccato lasciando a terra centinaia di valigie: 1.300, secondo le stime della Fit-Cisl, che ha subito attaccato la Sea.
«Non sono bastate né l’indagine dell’Enac, né le proteste dell’Aea, l’associazione delle compagnie aeree europee - tuona Dario Balotta, segretario regionale del sindacato-. Per non parlare poi del fatto che quel nastro era stato già riparato quest’anno, con una spesa di 44 milioni di euro». I disservizi, accusa il sindacato, sono diventati ormai una quotidianità nello scalo varesino: secondo le stime dell’Aea il numero di bagagli non recapitati ai passeggeri è raddoppiato rispetto all’estate dello scorso anno. «Il Comune, maggior azionista di Sea, dovrebbe aprire un dossier sui dirigenti dell’azienda. Questa situazione squalifica Milano e tutto il paese» conclude Balotta.
«Un incidente fortuito e non prevedibile - è la secca replica della Sea, che rifiuta una guerra di cifre con il sindacato -. Il nostro compito non è contare i bagagli ma farli riavere il prima possibile ai proprietari».
Questa mattina, spiega la società che gestisce l’aeroporto, un violento fulmine si è abbattuto vicino allo scalo, mandando in tilt il sistema informatico di smistamento dei bagagli.

Risultato: il rullo trasportatore è rimasto bloccato per circa mezz’ora. Rimessa a posto la struttura informatica, l’azienda ha subito inviato delle squadre di rinforzo agli addetti allo smistamento per far rientrare la situazione nella normalità.

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