Fuma in bagno ospedale e si sviluppa incendio, morta

Un'abitudine, quella di
alzarsi presto ogni mattina per andare nel bagno della sua stanza d'ospedale, dove forse qualche volta si appartava per fumare. Lo ha fatto anche questa mattina, ma un incendio sviluppatosi proprio dalla sua sigaretta attorno alle 6.30 l'ha uccisa in pochissimo tempo. Così, all'interno del reparto di Neurologia di Medicina Generale dell'ospedale civile di Faenza, ha perso la vita Renata Marchetti, 63 anni, paziente da tempo seguita dal Simap per alcuni disagi personali. La donna abitava da sola in un appartamento di un condominio nel centro storico della città romagnola anche se era nata a Riolo Terme, sempre nel Ravennate. Secondo la prima ispezione cadaverica, il corpo presenta bruciature di terzo grado nella parte superiore (braccia, collo e testa), oltre a segni nella gola compatibili con un'asfissia. Più che il fuoco potrebbe insomma averla uccisa il fumo, anche se a sgombrare ogni dubbio sarà l'autopsia fissata per inizio settimana. Intanto il cadavere è stato ricomposto all'obitorio dello stesso ospedale. Sul posto, oltre agli agenti della polizia Scientifica del Commissariato, agli ispettori della Medicina del Lavoro dell' Ausl e ai vigili del Fuoco del distaccamento cittadino, è intervenuto il Pm di turno Roberto Ceroni. I primi accertamenti hanno condotto gli inquirenti alla vestaglia sintetica che la degente indossava sul pigiama: l'incendio potrebbe essere partito proprio da quella a causa di un malore della donna, la quale avrebbe così involontariamente mollato la presa sulla sigaretta. Non è esclusa neppure una caduta accidentale del mozzicone. La signora ha poi cercato di raggiungere l'uscita, ma si è presto accasciata sulla soglia della porta. Il personale ospedaliero, allertato dal sistema antincendio, ha subito spento le fiamme grazie a un estintore interno e ha portato la paziente fuori dal reparto, per meglio procedere con le manovre di rianimazione. Ma è stato tutto inutile: il decesso è arrivato alle 6.50.

Illesa la compagna di stanza della vittima, che al momento dei fatti si trovava ancora nel proprio letto. Le fiamme hanno praticamente coinvolto solo la 63enne, lasciando gli arredi della toilette quasi integri, tanto che non c'è stato bisogno di evacuare alcun paziente.

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