In barba alla civiltà e alla tolleranza, prima le hanno tirato i capelli, quindi le hanno rotto un labbro scagliandole contro un grosso posacenere. Una reazione assurda, quanto meno spropositata se si pensa che la vittima aveva chiesto, semplicemente, se quelle due ragazze fuori dal bar avessero potuto per gentilezza mettersi a fumare più distante da dove si trovavano in quel momento. Tutto questo non certo per un suo personale capriccio, ma per non infastidire il suo bimbo che ha appena compiuto un anno. Insomma, una richiesta decisamente legittima quella avanzata da una madre marocchina di 32 anni mercoledì sera in via Zamagna, tra la zona San Siro e la via Novara, nella periferia ovest di Milano. Erano le 19 circa e la nordafricana si era fermata con il suo piccolo a bere ai tavolini esterni di un bar. Proprio sulle sedie accanto a madre e figlio c'erano altre due marocchine, sui 25 anni, intente a chiacchierare fitto fitto e a fumare al tavolo. La madre, investita dal fumo delle sigarette delle due ragazze, non ha pensato tanto a sé quanto al suo bambino. Che, seduto insieme a lei in un luogo di ristoro, perdipiù all'aperto, avrebbe «meritato» di respirare qualcosa di meglio.
La donna ha domandato quindi alle ragazze sedute lì vicino se potevano posizionarsi in modo da non «affumicare» il bambino. Alla richiesta della donna, le due, si sono trasformate in vere e proprie erinni. Non solo si sono rifiutate di spostarsi, ma si sono alzate dalle loro seggiole, hanno avvicinato la giovane mamma, iniziando a insultarla con una veemenza insensata, quindi l'hanno aggredita, prima tirandole i capelli, poi colpendola al labbro inferiore con un portacenere di vetro. «Soddisfatte», le due giovani marocchine se la sono data a gambe. Alla scena ha assistito anche il titolare del bar che, notate le ragazze dileguarsi, ha cercato di bloccarle, senza però riuscirci.
La madre, sempre tenendo per mano il suo bambino, ha cercato di tamponarsi il sangue che, copioso, sgorgava dal labbro. A quel punto, però, qualcuno ha chiamato l'ambulanza e la poveretta è stata trasportata in codice verde all'ospedale San Carlo. Il bambino fortunatamente è rimasto illeso.
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