Funziona l’antidepressivo Donadoni

Sarà forse l’aria pasquale ma nella compagine azzurra si vedono segni di risurrezione. Lazzaro sembra finalmente rispondere e anche ieri la cura anti-depressiva Donadoni ha sortito effetto. Rispetto al disastro degli ultimi mesi, quando qualsiasi «scartina» sembrava un avversario insormontabile, stavolta i ragazzi hanno dimostrato di credere nei propri mezzi e di saper rispondere colpo su colpo. Speriamo che continui così e soprattutto che si torni alla vittoria, possibilmente già domenica contro l’Atalanta che in casa propria ci ha sempre tirato brutti scherzi e a cui non mi dispiacerebbe restituire la pariglia. Anche perché, con l’incubo che abbiamo vissuto, prima raggiungiamo i fatidici quaranta punti e meglio è. Non sembri esagerato. Anche se prima di Natale parlavamo di Champions, adesso mettere in saccoccia una salvezza anticipata lo trovo già un risultato; se poi arriverà qualcos’altro (ma la vedo difficile), tanto di guadagnato.
Comunque, risultato a parte, la partita di Marassi ha dato buoni segnali anche per quanto riguarda la difesa. Se l’ingenuo Navarro non si faceva infinocchiare per ben due volte da calci piazzati non certo alla Del Piero, colpevolissimo soprattutto nel secondo gol, avremmo gestito la partita con meno ansie.

Per il resto fa piacere che sia tornato a segnare il «Panteron», quest’anno la pessima copia dell’originale, e soprattutto che l’argentino Denis si sia ricordato di essere stato acquistato in quota attaccanti. Alleluja.

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