Cronaca locale

«Fuori da un evidente destino» ma subito al comando

Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima» ha scritto George Bernard Shaw. Jeanette Winterson nel suo libro L’arte dissente (pagine 195, Mondadori, euro 8.40) ci offre le sue riflessioni sul mondo e sulla creatività, dalla Gioconda alla pittura moderna, dalla autobiografia di Gertrude Stein a Virginia Woolf, dai preconcetti sugli scrittori omosessuali alla nascita del suo amore per la lingua. Per lei l’arte è metafora, trasformazione, immaginazione e «l’opera d’arte è sempre eccessiva, dilaga, si ubriaca, resta sveglia con te fino a tardi la notte e dimentica di tirare le tende, ti asciuga le lacrime, è tua amica, ti offre un travestimento, una possibilità diversa. Taglia, taglia troverai sempre un diamante nel suo nucleo». L’arte è come una scossa sismica che ci aiuta ad uscire dalla vita stressante della formula «il tempo è denaro». La moneta dell’arte è l’immaginazione e, per la scrittrice inglese, «I libri, come del resto i gatti non portano orologi».
Quanto a Fuori da un evidente destino, il nuovo libro di Faletti che ha rapidamente guadagnato le posizioni nobili della classifica dei più venduti, val la pena fare un giro su Internet per vedere come lo hanno accolto i lettori. Ebbene, la sensazione è che il popolo dei «falettiani» doc promuova il romanzo con più di una riserva. Su Ibs, ad esempio, la media voto raggiunge a malapena il 3 (su 5, quindi una sufficienza stiracchiata). La cosa curiosa è che le donne sembrano promuovere in massa il libro mentre le critiche più dure arrivano dai maschietti. Questa storia, che oscilla tra fantascienza e realtà, viene spalmata in maniera eccessiva, e il finale, che nei due precedenti romanzi era il «plus», appare qui sostanzialmente scontato. Insomma, provaci ancora Giorgio. Hornby dopo aver trattato di calcio e musica, suscitando in ogni lettore emozioni e ricordi, si occupa nell’ultimo Una vita da lettore di libri, colorando il tutto con la sua sottile ironia. Così, attraverso i suoi famosi elenchi, eccolo nuovamente impegnato a stilare classifiche, esaltare romanzi, stroncare classici.

Poche righe per ogni libro, ma efficaci per trasmettere, al lettore, lo stato d’animo che ne ha fatto da colonna sonora durante la lettura.
I libri più letti dal 6 al 12 novembre
1) Fuori da un evidente destino (Faletti); 2) Le ali della sfinge (Camilleri); 3) InÉs dell’anima mia (Allende); 4) Gomorra (Saviano); 5) La storia di Lisey (King); 6) Inchiesta su Gesù (Augias, Pesce); 7) La grande bugia (Pansa); 8) Donne informate sui fatti (Fruttero); 9) Come Dio comanda (Ammaniti); 10) Il mio nome è rosso (Pamuk)

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