
Sono circa 150 al momento gli ultrà "respinti" da Milan e Inter. Sono stati inseriti nell'elenco dei tifosi "non graditi" a cui non sarà rinnovato l'abbonamento per la prossima stagione calcistica, come ha anticipato il Corriere. Trapela appunto che intorno a 150 ma la lista potrebbe allungarsi. Effetto dell'inchiesta "Doppia Curva" culminata in arresti e condanne fino a 10 anni, la misura colpisce ex destinatari di Daspo, soggetti segnalati per comportamenti violenti o antisportivi, ma anche figure emerse nell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e negli interrogatori. Una decisione presa dai club "su indicazione di questura e Procura". É seguendo (anche) le linee della magistratura e delle forze dell'ordine che, viene sottolineato, le società stanno perseguendo l'obiettivo di creare "uno stadio sicuro e davvero per tutti". Almeno fino al 2031 giocheranno al Meazza e quindi è lì che si concentrano gli sforzi, l'obiettivo come si sa è dare il primo calcio d'inizio della stagione 2031/2032 nel nuovo stadio che faciliterebbe dal punto di vista tecnologico filtri e controllo dei tifosi. Si entra nella ennesima "settimana decisiva" per il San Siro bis. Domani al Tar udienza sulla richiesta di sospensiva chiesta dal Comitato Sì Meazza sul vincolo dei 70 anni sul secondo anello (secondo Ministero, sovrintendenza e Comune scatterà il 10 novembre, per il fronte del no c'è già) e oggi il sindaco Beppe Sala incontra i capigruppo di maggioranza per definire le prossime mosse. Vuole chiudere la vendita entro il 31 luglio ma ottenere anche un voto in aula per rafforzare l'operazione rispetto alle inchieste aperte in Procura e Corte dei conti. Non tutti i capigruppo: vedrà Beatrice Uguccioni (Pd), Tommaso Gorini (Verdi), Marco Fumagalli (Lista Sala), Giulia Pastorella (Riformisti) ma ha messo un veto su Enrico Fedrighini del gruppo misto, contrario alla demolizione del Meazza. Ed è bufera. "Sala considera solo i fedelissimi" tuona il verde Carlo Monguzzi. Alessandro De Chirico (Forza Italia) invece ha già chiesto garanzie sui rischi che correrebbero i consiglieri in caso di sentenza negativa della Corte dei Conti: "Sala ha sbagliato su più fronti nel condurre la trattativa, in primis non avrebbe dovuto svelare subito ai club la cifra dell'Agenzia delle Entrate. Ora chiede un assist all'aula. Ci sono ricorsi, inchieste, prima di votare voglio capire cosa rischiamo, la situazione preoccupa". Per Mariangela Padalino (Noi Moderati) "Sala continua a trattare il Comune come un'azienda di proprietà, San Siro riguarda tutta la città. Apra un confronto con tutte le forze politiche, in trasparenza e nelle sedi opportune, Commissioni e aula".
Per il capogruppo della Lega Alessandro Verri "non stupisce che non abbia convocati tutta la coalizione, sa che franchi tiratori potrebbero rovinargli i piani. Per tanti anni ha perso tempo perchè ostaggio di una maggioranza divisa".