Nuovi blitz delle forze dellordine nei campi rom e nuovi arresti, denunce e rinvenimento di refurtiva. Le operazioni hanno coinvolto larea abusiva di via Monte Brisbino, dove la polizia ha individuato un ricercato per furto, e via Martirano, dove sono state scoperte due villette abusive e recuperate due costose biciclette da corsa e una ruspa, provento di furti.
La prima operazione è stata effettuata ieri verso mezzogiorno, ed è la prosecuzione di uninchiesta iniziata a Muggia, in provincia di Trieste, dove era molto attiva la famiglia Jevremovic. In autunno il clan, dopo alcuni colpi in Friuli Venezia Giulia, si era poi trasferito nel Milanese dove avevano proseguito la sua attività criminosa. In particolare da novembre a febbraio avrebbe messo a segno cinque furti e tentati altri undici, per lo più nel fine settimana o nei giorni di festa.
La banda preparava i colpi con grande scrupolo, effettuando accurati sopralluoghi. I furti venivano poi effettuati servendosi di sofisticate attrezzature e conclusi con la razzia di tutto quello che riuscivano a trasportare, dai gioielli ai vestiti. Via Mascheroni, via Correggio, piazza Conciliazione sono solo alcuni degli indirizzi dove hanno colpito. Grazie alle intercettazioni tre di loro erano stati presi a gennaio mentre stavano tentando dei colpi: l8 Valentino, di 19 anni, il 25 Sasa, di 25 anni, e Rade Bibo, 33 anni, ritenuto il capo della banda, mentre ieri è stato preso il padre di Valentino, Branko, di 42 anni. Larresto è stato effettuato nel campo di via Monte Bisbino, occupato da circa 200 rom italiani, prevalentemente provenienti dall'ex Jugoslavia. Larea era stata acquistata dai nomadi che vi avevano costruito illecitamente alcune villette. Reato condonato dallautorità giudiziaria che ha richiamato il principio dello stato di necessità.
In precedenza, verso le 7 del mattino per la precisione, una cinquantina di poliziotti, carabinieri e vigili hanno identificato circa 120 nomadi italiani dei 37 nuclei familiari che abitano nel campo autorizzato di via Martirano 71. Nel corso delloperazione due donne sono state denunciate per aver costruito villette in muratura al posto dei previsti moduli abitativi mobili.
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