Furti e minacce, in Darsena la dura vita dei pescatori

Furti e minacce, in Darsena la dura vita dei pescatori

(...) approdano sulle banchine per scaricare il pescato, fanno la voce grossa con chi in quell’area lavora per davvero. Una situazione che gli stessi pescatori hanno fatto ripetutamente presente a forze dell’ordine e Comune di Genova presentando anche un esposto ma che non ha mai trovato riscontro, così come le ripetute interrogazioni e mozioni presentate dal consigliere comunale de «La Destra» Gianni Bernabò Brea che ha chiesto un intervento tempestivo dell’amministrazione già nel maggio scorso: «È un’area che diventa off limits di sera e alla notte non rendendo possibile il regolare lavoro da parte dei pescatori - lamenta il consigliere comunale -. In quella zona dovrebbe essere presente un presidio della polizia municipale per controllare che tutto funzioni regolarmente».
Non bastassero le minacce e le bustine di droga nascoste sotto la pedana in legno a ridosso delle banchine, c’è anche un altro motivo di preoccupazione per l’associazione dei pescatori che lavora in quest’area: dal febbraio scorso si attende l’avvio di un cantiere per riqualificare il molo: «Ma a distanza di tanto tempo nessun cantiere è partito e c’è il serio rischio che non si parta mai - accusa Bernabò Brea -. Questo perché il finanziamento da 1 milione della Comunità Europea che serve per completare l’opera, rischia di essere tagliato se i lavori non partiranno entro il mese di ottobre». Il problema non riguarda solo i pescatori ma anche i turisti visto che si tratta della zona di collegamento tra il Porto Antico ed il Museo del Mare, polo principale di attrazione per i visitatori di Genova. Insomma, siamo in una delle zone che dovrebbe essere di maggior richiamo e che, invece, sembra richiamare soprattutto delinquenza, «un sobborgo pericoloso sia sul piano della sicurezza, sia sul piano igienico» lo definisce il consigliere di opposizione.


E oltre a droga e panchine trasformate in giacigli di fortuna, l’altro problema è rappresentato dai venditori abusivi che si impossessano della zona disturbando anche le vendite dei pescatori stessi: «È veramente deplorevole per una Giunta che continua a definire Genova “città dei diritti” - accusa ancora l’esponente della Destra - ma che in verità sta distruggendola, regalandola all’illegalità, al degrado, all’anarchia e alla criminalità».

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