Esiste un rapporto fra la monumentalità dellarchitettura e la comunicazione della sua funzione? E in che modo il cittadino fruitore lo percepisce? Partendo da questi quesiti e dalla realtà dellEur, quartiere centro-alternativo della capitale, con il suo patrimonio di immobili di pregio architettonico della prima metà del 900 che la società storicamente gestisce, si è svolto nellArchivio centrale dello Stato il convegno organizzato da Eur Spa dal titolo «Visioni Monumentali, sostenibilità tra funzione e comunicazione». Con unalternanza di interventi da parte di alcuni esperti di architettura e urbanistica, tra cui, fra gli altri, il presidente di Eur Spa, Paolo Cuccia, e Flavio Albanese, direttore di Domus, ha preso forma un dialogo costruttivo per comprendere in che termini far convivere risparmio energetico e comunicazione dei volumi architettonici e se il cosiddetto «triangolo» rappresentato da sostenibilità (come base progettuale dello sviluppo urbano), funzione (lindividuazione di equilibrate relazioni tra le diverse funzioni degli edifici che possono determinare una concreta vivibilità) e comunicazione (che il tessuto urbano e la forma degli edifici, di cui il monumento è cardine di un sistema, danno ai i fruitori della città), può essere una formula teorica per unidea di progettazione, tenendo conto dello sviluppo caotico dei centri urbani come Roma.
«Parlando di comunicazione, io penso che a Roma si sia persa una significativa occasione di visibilità - ha spiegato Jean Francois Lejeune, dellUniversità di Miami - con lapertura degli scavi per la metro: i pannelli che li circondano sono terribili; al loro posto si poteva creare un monumento provvisorio per mostrare ai turisti gli scavi della Roma sotterranea, un tesoro unico di reperti archeologici».\- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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