Sul nuovo Mete Grand Tour interviene Bernabò Bocca, presidente nazionale di FederlAberghi. Il rappresentante di un settore che produce un giro d'affari di circa 114 miliardi di euro all'anno, di cui 30 spesi dagli stranieri. «La nostra sfida è incidere sulle scelte di politica turistica della prossima legislatura, avanzando idee e proposte», spiega Bernabò Bocca.
FederAlberghi ha inviato ai segretari dei partiti, in vista delle prossime elezioni, il documento «Il turismo lavora per l'Italia», contenente venti linee d'intervento, articolate in più di 60 misure. «Sul fronte della governance occorre un ministero con competenze specifiche e la modifica dell'articolo 117 della Costituzione, per consentire lo sviluppo di politiche di sistema. In merito alla fiscalità bisogna abolire l'imposta di soggiorno, restituire al settore una quota del gettito Iva prodotto dall'economia turistica, consentire di pubblicare i prezzi al netto dell'Iva, ridurre le commissioni dovute ai gestori delle carte di pagamento, istituire zone franche per rilanciare aree turistiche in crisi».
Al fine di raggiungere la tanto ambita destagionalizzazione, Federalberghi chiede di «trasformare l'Enit in società a capitale pubblico, creare con la Rai un canale satellitare tematico in chiaro che promuova il nostro patrimonio turistico-culturale, esporre nelle hall degli alberghi e nei luoghi di grande transito quelle opere d'arte che giacciono accatastate negli scantinati dei musei».
Sempre secondo Bocca, «in tema di formazione e lavoro bisogna correggere la recente riforma, lasciare spazio alla contrattazione collettiva, creare in Italia una grande scuola di management alberghiero e della ristorazione». Infine, le infrastrutture.
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