Gadda racconta la vecchia Milano

Un copione che si rifà a «Gli anni», a «L’Adalgisa», e alle «Meraviglie d’Italia»

Marta Bravi

«Il fatto sta che i tetti della boreale Milano palesano inclinazioni diverse, ma tutte pessime; poi dislivelli e salti quanto mai leggiadretti... Vi si aggrappano lucernari e abbaini, vi si ergono birilli rossicci, i camini della miseria». Uno sguardo impietoso, quello di Carlo Emilio Gadda (1893-1973) su Milano, sua città natale, che gli rende omaggio a teatro. L’assessorato al Decentramento del Comune ha organizzato per domani alle 21 la rappresentazione scenica di passi di tre opere del grande scrittore (Teatro della Quattordicesima, via Oglio 18) cui seguiranno una serata dedicata a Borges (10 marzo) e una a Beckett (2 aprile).
La città è colta in momenti storici diversi: nell’«Adalgisa: disegni milanesi» (1944) è la Milano di inizio secolo, ma soprattutto la borghesia lombarda, «somaresca tribù di ampie vedute», a essere protagonista. Il «Robespierre della borghesia», come Gadda stesso si definì in una lettera (1983), non ha pietà per nessuno né per la popolana Adalgisa, «Una di quelle meravigliose donne lombarde che il proprio vigor di cervello manifestano in pragma», cantante lirica di quint’ordine, né per la borghese Elsa, che tradirà il marito con il garzone Bruno. La Milano degli anni ’30 con i suoi mercati, attività produttive e artigianali vive, invece, nelle pagine de «Le meraviglie d’Italia» (1939). Dal macello al mercato, passando per la cucina che attira con i profumi del risotto alla milanese, di cui Gadda riporta la ricetta: «La casseruola riceva degli spicchi o dei minimi pezzi di cipolla tenera, e una quarto di ramaiuolo di brodo». Meno pungente e più autobiografico invece il tono de «Gli Anni» (1943).
Un’enciclopedia del capoluogo lombardo, insomma, quella che sarà portata in scena e recitata da Marco Balbi, Claudio Beccari e Gianni Quillino, mentre sullo sfondo verranno proiettate immagini d’epoca provenienti dal Civico Archivio Fotografico. La letteratura e il teatro. «Il nostro obiettivo - dice Massimiliano Finazzer Flory - curatore delle tre serate è di attraversare la città con un viaggio... rompere con le vecchie categorie del centro e della periferia e rischiare un nuovo rapporto con la città».


Proprio per facilitare il viaggio e l’incontro è a disposizione dei cittadini un servizio di pullman gratuito (ore 20 via Beltrami, prenotazione obbligatoria 349-0908883), come gratuiti sono gli spettacoli. Soddisfatto l’assessore Gallera: «Dall’inizio del mio mandato ho sostenuto il progetto di realizzare una città policentrica attiva e dinamica, capace di offrire momenti di aggregazione in centro e in periferia».

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