Roma

A Gaeta le delizie marinare profumano le vie del centro

Oggi e domani un percorso con degustazioni delle specialità tipiche come la «Tiella» e la «Focaccia all’olio», oltre alle famose olive nere

Loredana Gelli

Riempitevi le tasche di «follari» e gustate, al volo, i piatti tipici di uno dei più antichi borghi marinari. Preparati dalle massaie gaetane, le pietanze della cucina popolare, quelle che i pescatori usavano consumare durante le uscite notturne, saranno le protagoniste de «Le Vie di Gaeta», manifestazione enogastronomica in programma per il fine settimana nel centro storico di Gaeta.
All’ingresso del percorso che si snoda lungo via dell’Indipendenza, caratteristica per i suoi vicoli disposti a spina di pesce, le donne del borgo consegnano ai visitatori i «follari», riproduzioni dell’antico conio del ducato gaetano con i quali acquistare una o più portate. Regine fra tutte le delizie locali, naturalmente la «tiella», pizza ripiena di pesce e verdure e la tipica focaccia all’olio, famosa sin dal tempo delle repubbliche marinare. Ma si potranno gustare anche le cozze marinate e le «spagnolette», pomodorini dalla tipica forma a spicchio, ideali per i sughi ristretti, le puntarelle (notevole la frittata di puntarelle gaetane) oltre alle famose olive di Gaeta, di colore violaceo e dal sapore amarognolo nelle versioni in salamoia o, cosiddette «mosce», cioè essiccate e condite con olio e peperoncino. Per quest’ultime è in corso il riconoscimento per la Denominazione Geografica Protetta. A dare un saggio della preparazione della «tiella», la più celebre delle specialità locali, saranno le massaie che ne sveleranno i segreti della laboriosa preparazione con il supporto di musiche e filmati d’epoca.
Sono i Monti Aurunci a fare da cornice geografica al golfo di Gaeta come alle altre cittadine di Formia, Scauri e Minturno. Ma è lo stupendo mare e le bellissime spiagge di queste perle del litorale laziale ad essere, da sempre, al centro d’importanti eventi storici. Il golfo di Gaeta è già citato nell’Eneide per essere stato il luogo di sepoltura di «Caieta», la nutrice di Enea da cui, poi, trasse il nome. Oltre al borgo marinaro, dominato dalla «Chiesa degli Scalzi», posta in cima a una suggestiva scalinata, le spiagge e le calette che costeggiano la via Flacca. Interessante anche la zona medievale, autentico museo a cielo aperto, ricco di chiese e palazzi dell’epoca tra i quali primeggiano i due castelli angioino e aragonese, posti uno a ridosso dell’altro. Molto belle sono la chiesa dell’Annunziata con la cappelletta d’oro dove era solito pregare Papa Pio IX e la chiesa saracena di San Giovanni a Mare, risalente al 1100, in via Bausan. Particolarmente rilassante è, poi, la passeggiata sulla collina del Monte Orlando, nello stupendo Parco Regionale che domina la spiaggia di Serapo, per ammirare il mausoleo di Lucio Munazio Planco e le fortificazioni borboniche.
Per completare l’itinerario storico-monumentale di Gaeta i più allenati potranno partecipare, dalla mattina di domani e per tutta la giornata, al trekking urbano per scoprire, sotto la guida di esperti ciceroni, la bellezza di questa cittadina. Dopo percorsi più o meno impegnativi e della durata minima di tre ore, anche la giornata domenicale si concluderà, naturalmente, a tavola. Sono molti i ristoranti che hanno aderito all’evento. Ancora un’ultima chicca: un percorso di sei ore a bordo della motonave «Espartero» per dedicarsi alla pesca, ammirare il golfo e pranzare con un menù tipicamente marinaro. Per informazioni e prenotazioni: Associazione di promozione sociale «Gaetavola», tel.

320/6648287.

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