Gaffe del fratello di La Russa sulla «malattia» di essere gay

Sembra un po’ una battuta tirata fuori dal copione del film di Checco Zalone Cado dalle nubi, e invece quella frase non l’ha detta un attore e tantomeno un comico, ma Romano La Russa, fratello di Ignazio (insieme nella foto), assessore Pdl alla Regione Lombardia, recentemente indagato per finanziamento illecito ai partiti, intervenendo alla trasmissione La Zanzara su Radio24. «Nella maggior parte dei casi i gay sono malati - ha detto - ed è una malattia da cui si può uscire e si può essere curati. Si può guarire: si deve essere fortunati, grazie ai medici, agli psicologi, incontrare una donna giusta, avere una famiglia che ti segue». E ha anche aggiunto: «Due omosessuali che si baciano per strada mi danno fastidio, lo facciano a casa loro.

Ragazzi (rivolgendosi ai conduttori, Giuseppe Cruciani e David Parenzo, ndr), io sono fatto all’antica, che volete fare. Molti gay lo fanno per esternare e far vedere che sono superiori». Poi parla di una «lobby gay»: «Eccome se esiste, altroché. È una specie di setta, di massoneria».

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