Doveva essere un 14 luglio dedicato allAfrica nel cinquantenario dellindipendenza delle ex colonie francesi. Ma in questo periodo a Sarkozy va tutto storto. La pioggia ieri è caduta su Parigi, rovinando lo spettacolo della parata sugli Champs Elysées nel giorno della festa nazionale. E non è bastato esibire Carla Bruni - di cui si sospetta un nuovo lifting, non molto riuscito, peraltro, a giudicare dallespressione artificiale del suo viso - per distrarre lopinione pubblica.
La Francia è irritata dagli scandali e ormai non perdona niente al suo presidente. Invitare tredici Paesi africani, le cui forze armate hanno addirittura aperto la sfilata, è stato, ad esempio, un gesto in teoria nobile. Ma a doppio taglio. Ad esempio, i media del Continente nero, ripresi da quelli francesi, hanno rimproverato allEliseo di non riuscire ancora a liberarsi dellossessione per lAfrica e sospettano che Parigi voglia continuare ad esercitare uninfluenza egemone, sebbene non dichiarata, in questa parte del mondo.
Più concrete sono le accuse rivolte da alcune organizzazioni umanitarie, secondo cui non tutti i tredici Paesi sono democratici e ritengono che tra i loro rappresentanti ci siano dittatori o comunque responsabili di massacri «da perseguire anziché onorare». Lesercito del Congo-Brazzaville è accusato di aver fatto sparire 353 oppositori nel 1999 e di aver represso nel sangue la ribellione nella regione di Pool, quello del Togo di aver ammazzato almeno 500 manifestanti dopo le elezioni 2005, senza contare Mauritania e Niger, dove le forze armate compiono golpe a ripetizione.
Le Ong hanno chiesto la lista dei dignitari ricevuti allEliseo per un gala di Stato, ma il portavoce presidenziale si è rifiutato di diffonderla, limitandosi ad assicurare che nessuno degli invitati è indagato. Risposta che ha finito per rinfocolare le polemiche.
La smentita che non smentisce, la precisazione che non precisa: un tempo infallibile nella comunicazione, Sarkozy non riesce più a persuadere lopinione pubblica. Il 57% dei suoi concittadini ritiene che il presidente non abbia chiarito i dubbi durante lintervista televisiva di lunedì scorso e dedicata in buona parte alla vicenda Bettencourt, la famiglia dellimpero LOréal, sospettata di aver ottenuto privilegi fiscali in cambio di finanziamenti illeciti allUmp, il partito di maggioranza. Una vicenda che ogni giorno si arricchisce di nuovi retroscena.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.