Gagli sogna di vincere il Master ma il suo idolo è Valentino Rossi

Rafaela De Angelis

È importante ammirare lo spettacolo che offrono i grandi campioni del green mondiale, i vari Tiger Woods, Calcaterra e company, le cui gesta diventano i modelli a cui si ispirano tutti i giocatori dilettanti che frequentano i circoli di tutto il mondo. Ma noi siamo italiani e da buoni patrioti raccontiamo la storia di quei giocatori che oggi sono in lista d'attesa, una via di mezzo tra speranza e realtà, avendo già dimostrato di possedere i numeri per emergere e per, almeno, sognare un domani di entrare nel gotha del golf, come ha fatto Costantino Rocca.
Oggi abbiamo scelto di raccontare la storia di Lorenzo Gagli, nato e cresciuto a Firenze, timido, sereno ed un po’ introverso, ma quando si apre, fuoriesce la sua simpatia ed il suo entusiasmo per il golf. Bilancia, diciannove anni, diplomato in lingue, inizia a giocare in campo pratica al Circolo fiorentino Ugolino accompagnato dal babbo Claudio che gli trasmette la passione per le 18 buche. Il suo curriculum è già importante ed il risultato che spicca è la vittoria ai campionati europei boys a squadre in Repubblica Ceca nel 2003. Poi la finale del campionato italiano ragazzi sempre dello stesso anno e ripetuta nel 2005, senza dimenticare la bella prestazione agli Internazionali d'Italia della settimana scorsa dove si è aggiudicato il terzo posto. Il suo idolo è Valentino Rossi che ha eletto come suo modello sportivo, poiché, oltre ad essere un personaggio mediatico e rappresentativo dello sport italiano, incarna anche la dote principale di Lorenzo: la fame e la voglia di vincere in ogni torneo e nello sport, questa grinta è fondamentale per emergere. E' un giocatore di "feeling", che predilige l'efficacia allo stile, che non si perde in narcisistici voli ma che punta al sodo, mira alla concretezza e all'equilibrio di gioco usando sempre calma e strategia.

Pn da tre anni nonostante la giovane età, sogna un giorno di vincere il Master e vorrebbe calcare il mitico campo di Augusta, magari accompagnato sul percorso proprio dal babbo e la famiglia.
Il colpo che ricorda spesso è quello che ha realizzato agli europei contro gli inglesi dove con un ferro tre imbuca e chiude i play off, ma siamo certi che, a breve ne avrà da raccontare uno migliore.

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