Galà per il disco classico

Sarà una parata di stelle, stasera (ore 20.30), a Villa Rusconi Clerici, la storica residenza a Verbania-Pallanza. Stelle della musica classica e no, che si sono aggiudicate il «Premio nazionale del disco classico» promosso dal mensile Classic Voice. Tra i vincitori, Claudio Abbado, Cecilia Bartoli, Fabio Luisi, Salvatore Sciarrino, Enrico Intra, le orchestre Verdi, Mozart e della Rai. Nomi selezionati da una giuria composta dai critici di quotidiani nazionali che hanno vagliato 55 candidature. Stasera, interverranno alcuni dei vincitori con esecuzioni dal vivo. Spicca il direttore d'orchestra Fabio Luisi, italiano con brillante carriera in area tedesca, il compositore Salvatore Sciarrino, il jazzista Enrico Intra, l'Orchestra Verdi di Milano e Francesco Maria Colombo, il clavicembalista Roberto Loreggian. Presenta la serata la cantante e performer Cristina Zavalloni.
La giuria ha preso in esame le produzioni discografiche pubblicate e recensite da maggio 2008 a maggio 2009 ed ha premiato la nicchia. Che così viene alla ribalta. Nel senso che a vincere non è stato il grande repertorio, ma la curiosità, l’inedito. Come le «Strauss transcriptions» di Godowsky rilette da Hemelin, che sopravanza i Pollini o Schiff di turno. O «Le mille e una notte» di Victor De Sabata, dirette da Francesco Maria Colombo alla guida dell’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano. Quanto all’opera, l’ha spuntata Semele di Haendel con Cecilia Bartoli nel ruolo del titolo.
Per ricordare il legame di Verbania con Arturo Toscanini, che amava soggiornare nel famoso isolino proprio, è stato istituito il «Premio speciale Toscanini» al migliore giovane direttore d'orchestra della stagione lirico-sinfonica appena conclusa. Riconoscimento che va ad Omer M. Wellber, giovane direttore musicale dell'Opera di Tel Aviv e protagonista di una riuscita Aida al Teatro Verdi di Padova, oltre che preparatore della recente «Aida» alla Scala.
«Non è premio di testata, ma ha una valenza nazionale.

Oltre ai critici, abbiamo voluto coinvolgere discografici e operatori di settore così da creare sinergie attorno al fenomeno della musica incisa - spiega Andrea Estero, direttore della rivista -. In questo modo, vorremmo sostenere un reparto che ci sta particolarmente a cuore e che ha certamente bisogno di essere sollecitato».