Ortopedici e dermatologi insieme in un centro multidisciplinare, appena inaugurato all'Istituto Ortopedico Galeazzi, per la prevenzione e la diagnosi delle allergie ai metalli. Il costante aumento di casi di allergie ai metalli, segnalate da allergologi e dermatologi, associato all'utilizzo sempre più frequente di protesi ortopediche in ambito traumatologico e degenerativo, spiegano gli esperti del Galeazzi, è il presupposto che ha spinto alla creazione del nuovo centro, diretto da Gianfranco Altomare. Su indicazione del chirurgo ortopedico, è possibile effettuare test predittivi prima di sottoporsi ad un intervento di protesizzazione articolare di anca, ginocchio, o spalla. I test hanno lo scopo di verificare la possibile insorgenza di un'allergia ai metalli nel post operatorio. Un primo studio condotto tra l'anno 2009 e 2010 dagli specialisti dermatologi dell'Irccs Galeazzi, su un campione di 100 pazienti in attesa di protesi, ha evidenziato un'alta incidenza di allergie: 18 pazienti sono risultati sensibili al nichel e al cobalto, attraverso l'effettuazione di test predittivi. Inoltre, a distanza di un anno dall'impianto, 5 pazienti, facenti parte dello stesso campione, hanno sviluppato un'allergia, non evidenziata durante lo screening preliminare.
Ogni anno in Italia vengono impiantate 180mila nuove protesi articolari. Le protesi sono costituite da superfici di scorrimento che inevitabilmente producono attrito: a seconda dei materiali di cui sono composte, cobalto, nichel, cromo, titanio, queste possono rilasciare particelle che innescano una reazione infiammatoria (locale o generalizzata) o una reazione allergica.
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