«In certe zone bisogna viverci per capire cosa deve sopportare la gente tutti i giorni, a contatto con quella microcriminalità insidiosa, che percepisci a pelle: motorini rubati, auto danneggiate, il viado davanti a casa che quando esci dalluscio ti mostra di tutto e di più. È fondamentale ascoltare i residenti, le loro segnalazioni, andare a fare qualche sopralluogo insieme a loro. I consigli di zona sono degli ottimi osservatori per monitorare le situazioni di disagio. Il problema è che, come dice il sindaco Moratti, sono troppi i reati che non vengono denunciati. E spesso, neanche i ragazzi hanno voglia di reagire: sono solo giovani sperduti in quartieri abbandonati».
Nicolò Mardegan è il giovanissimo presidente della commissione Servizi sociali, famiglia e politiche per la casa della zona 8, la più grande della città con i suoi 190mila abitanti e confini che vanno da via Pagano al Gallaratese, dalla zona Fiera e da corso Sempione fino ai campi nomadi di via Negrotto e via Triboniano. «Non è facile far capire allAler che deve monitorare le assegnazioni. In via Lopez, via Satta, via Pascarella ci sono stabili dove abitano solo anziani e balordi. Mai che venga inserito, che so, qualche studente universitario...». In via Carbonia è un anziano, il signor Carlo, a mostrarci uno dei tanti garage che fanno paura: pieni di motorini rubati e risistemati. Davanti a un «Kymco» cè persino già un cartello col prezzo a cui verrà rivenduto. «Affare: 250 euro». «Ma, la prego - ci dice lui con gli occhi sbarrati - non faccia il mio nome, me ne devo andare. Mia moglie ha avuto lardire di riprendere un ragazzo che continuava a scorazzare su un motorino sui marciapiedi davanti a casa. Qualche giorno dopo lui lha bersagliata di pallonate. Siamo andati in ospedale e lei, poveretta, ha avuto il viso gonfio per una settimana. Denunciare? No, abbiamo troppa paura». Qui in molti sperano che lassessore comunale alle Politiche del lavoro Andrea Mascaretti possa fare qualcosa ampliando, come ha promesso, il progetto dei custodi sociali. Così episodi come quello capitati a Edda (nome di fantasia) - una 17enne aggredita da coetanei e lasciata piangere mentre loro si esibivano in atti osceni - potrebbero avere un freno.
«Ma da queste parti siamo invasi dagli stranieri! E il problema è che non hanno alcuna intenzione di integrarsi» lamenta un altro consigliere di zona 8, il presidente della commissione Sport e grandi eventi Generoso Melorio (An). Dietro sua indicazione siamo andati a dare unocchiata al mercatino della scambio di Bonola, in via Kant. «Scambio» è un parolone: la signora Anna Suzzi, tra queste esposizioni di merci, ci ha trovato anche la pelliccia che le avevano rubato durante un furto in casa. Davanti ad alcune bancarelle decisamente decorose, infatti, ce ne sono altre che propongono merce improbabile. E poi non mancano gli zingari che vendono confezioni di formaggio grana rubate al supermercato.
«Ma i rom sono implicati anche nel giro di combattimenti tra cani - assicura Melorio -.
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