Gallera-Masseroli, un ticket per il capogruppo

Un ticket, per congelare la guerra interna al partito che rischiava di arrivare alle 16.30 in consiglio comunale senza un capogruppo. Il Pdl ieri in extremis ha confermato «in via transitoria» l’uscente Giulio Gallera e nominato portavoce l’ex assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli. Il consigliere ciellino sponsorizzato dal governatore Roberto Formigoni che ha fatto asse sul suo nome con il presidente della Provincia Guido Podestà. E in contrapposizione con il coordinatore regionale Mario Mantovani, che invece si era schierato con Gallera. Venerdì scorso c’era stata una fumata nera ai voti suo nome di Masseroli, che non si è arreso e nel weekend ha avviato una raccolta firme tra gli 11 consiglieri comunali del gruppo per sconfessare l’esito e riabilitare la candidatura. E in una guerra interna tra le diverse anime del partito, ci sono state firme scritte e poi ritirate il giorno dopo (vedi Pagliuca e Abagnale) e dopo, sembra, le telefonate di qualche ministro. Nella partita si sono mossi i più alti livelli. E ieri mattina non sono mancate le proteste da due assessori Pdl della giunta Formigoni. «Il capogruppo in Comune deve essere scelto e votato in assoluta autonomia dai consiglieri. Se si raccolgono firme e poi qualcuno sceglie di ritirarla vuol dire che siamo sulla strada sbagliata» ha commentato Massimo Buscemi. «Ci sono personaggi -ha aggiunto - che impongono una linea, che telefonano e che dicono “devi votare questo signore“ o “vai a ritirare la firma perchè dobbiamo sostenere un altro“. È una brutta situazione». Fa eco un altro assessore del Pirellone, Stefano Maullu, «abbiamo assistito a intrusioni dall’esterno. Chi non ha rappresentanza dentro Palazzo Marino, non deve metterci becco. Un uomo solo al comando va bene quando si vince tutto, non ora». Tra Gallera e Masseroli, lui avrebbe sponsorizzato il ricambio sia generazionale che della vecchia guardia, che ha portato alla sconfitta contro Pisapia. Ha proposto il giovane Pietro Tatarella.
Ieri in mattinata ancora circolava l’ipotesi del capogruppo pro tempore per uscire dall’empasse, assegnare per sei mesi l’opposizione comunale al consigliere «anziano» Armando Vagliati. Ma gli ex An, il ministro Ignazio La Russa in testa, la considerano troppo debole. Scartata anche l’ipotesi dell’ex vicesindaco Riccardo De Corato che ricoprirà la vicepresidenza dell’aula. Il commissario cittadino Luigi Casero e il vice Marco Osnato compilano poche ore prima che suoni la campanella in aula la terza via, ticket Gallera-Masseroli. Sulla definizione di «via temporanea» in attesa di «una piena condivisione» le versioni sono opposte. «La decisione è rinviata di qualche giorno, non esiste un capogruppo senza voce» assicura Masseroli.

Gallera invece ride e parla di «almeno sei mesi, magari un anno, lasciamo decantare e quando uno dei consiglieri avrà l’unanimità sarà eletto». I due sono seduti accanto ma si marcano stretto. Masseroli nel ruolo di speaker debutta per replicare a Pisapia per conto del Pdl. Ma la resa dei conti, è chiaro, riparte da questa mattina.

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