Galleria, con i nuovi affitti il Comune incassa il doppio Canoni fino a un milione

Galleria, con i nuovi affitti il Comune incassa il doppio Canoni fino a un milione

Affittopoli addio (o quasi). Dopo lo scandalo dei canoni low cost in Galleria, dal 2008 ad oggi sono già trentatré i negozi del Salotto che hanno firmato la nuova convenzione col Comune, che prevede l’aggiornamento ai prezzi di mercato stabiliti dall’Agenzia delle entrate. E in qualche caso si sono visti triplicare il prezzo. L’ultimo è di pochi giorni fa: dal primo febbraio la Banca Cesare Ponti, in piazza Duomo 19 dal 1871, ha rinnovato il contratto per dodici anni passando dai 324.214 euro di affitto (27mila euro al mese) a quasi un milione di euro all’anno. Per l’esattezza, 955.752 euro, quasi ottantamila al mese. Qualche giorno prima Swarovsky aveva firmato il rinnovo dell’occupazione fino al 2024 dei 125 metri quadri che si affacciano sull’Ottagono. Il costo è salito da 126.546 euro a 178.750. La rivalutazione degli affitti è partita nel 2008 con l’ex sindaco Letizia Moratti, finora il Comune ne ha rinnovati 33 - per sei la firma è avvenuta sotto la nuova giunta Pisapia - e il «tesoretto» per le casse comunali è passato da poco più di due milioni di euro all’anno a 5,5 milioni. Dalla Farmacia Carlo Erba di piazza Duomo 21 (da 98.717, 64 euro a 302.940) alla valigeria Bric’s di via Marino 7 (da 83.371,92 euro a 252.012) all’argenteria Bernasconi passata da poco meno di centomila euro l’anno a 302mila. All’appello mancano una ventina di contratti che scadranno solo nel 2016.

E c’è il caso di Prada che si è aggiudicata gli spazi di McDonald’s per 5 milioni di euro l’anno. O ra Palazzo Marino punta in alto. Liberando gli spazi delle associazioni passerà da 127mila a un milione l’anno di affitti.

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