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La galleria si mette in mostra

Tornabuoni è un nome che gli appassionati d’arte conoscono bene in Italia e porta con sé il profumo dell’Arno. È infatti nel centro storico di Firenze che nacque nel 1981 la galleria omonima, fondata da Roberto Casamonti. Negli anni a seguire la Galleria Tornabuoni Arte, pur mantenendo la sua sede fiorentina, ha aperto altri spazi espositivi in giro per l’Italia: prima a Forte dei Marmi, poi a Venezia e anche a Milano, al civico 36 di via Fatebenefratelli dove in una piccola ma curata galleria espone ogni anno una mostra con il meglio del suo patrimonio.
Dopo l’inaugurazione a Firenze, avvenuta nei giorni scorsi, ha infatti appena aperto a Milano «Maestri moderni e contemporanei. Antologia scelta 2008», mostra-vetrina che raccoglie una trentina di opere dei più grandi artisti italiani e stranieri del Novecento provenienti da esclusive collezioni private di tutto il mondo, acquistate dalla galleria Tornabuoni nel corso degli anni.
Da Warhol a Mirò, passando per Balla, Burri e Fontana: l’esposizione, salutata con buon interesse dai collezionisti, si snoda a partire dal piano superiore, dove è esposto il Novecento italiano con le nature morte di Morandi e i quadri futuristi di Boccioni. Nella sala sottostante troviamo invece i pezzi migliori dell’arte informale, in un percorso che spazia da Max Ernst a Lucio Fontana (uno degli artisti maggiormente proposti nella galleria milanese negli ultimi anni) fino alle opere materiche di Burri, confermando una tendenza ormai in atto nel mercato degli acquisti che vede questa forma d’arte come quella più richiesta e apprezzata dai collezionisti, a discapito del settore figurativo.
Tra i maestri celebrati alla Galleria Tornabuoni Arte c’è persino Andy Warhol, il re della Pop Art, che con «Sandy Brant», un quadro in acrilico e stampa a inchiostro degli anni Settanta, rappresenta un inedito per il grande pubblico.

Ci sono infine opere di Giorgio De Chirico e anche oli raffinati come quello di Joan Mirò dal titolo «Femme», surreale ritratto di donna realizzato dall’artista nel ’77.
Per visitare l’antologica c’è tempo fino al 31 gennaio (dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30).

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