Galliani: «Ora non vogliamo l’Inter»

Jacopo Casoni

da Milano

È il ritratto della gioia Filippo Inzaghi: doppietta, raggiunto e superato il leggendario Alfredo Di Stefano: «Una partita che ho sempre sognato, un sogno che si è avverato perché gioco in una squadra fantastica che mi dà una mano e che mi permette anche di divertirmi. Quando ero ad Anversa e mi curavo era difficile pensare a una prestazione così, ma ora sto bene e tutto mi viene facile. Di Stefano? È un grande onore avere fatto ancora meglio di lui». E in tribuna a San Siro c’era il ct Lippi, un messaggio per lui in vista dei mondiali? «Io vado avanti per la mia strada per il bene del Milan, poi Lippi farà le sue scelte. L’importante per me è stare bene». Kaladze rivela un retroscena: «Il premier Berlusconi ha telefonato prima della partita, ci ha fatto gli auguri e ci ha portato bene».

Adriano Galliani è raggiante, trova il modo per coccolare la sua difesa: «Adesso chi dice ancora che è vecchia?». Ma ha un cruccio: «Voglio evitare l’Inter e lo psicodramma del derby di coppa a Milano». Shevchenko ha una soluzione: «Troviamoci in finale, così giochiamo una partita sola».

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