Francesca Di Biagio
È unIndia divisa tra il sacro e il profano, carica di simboli e colori, quella che emerge dalla mostra allestita, fino al 29 ottobre, nel Museo Popoli e Culture del Pime, in via Mosè Bianchi 94. In esposizione ci sono circa trenta inedite stampe popolari a soggetto sacro, di proprietà della professoressa Marilia Albanese, che è la direttrice dellIstituto italiano per lAfrica e lOriente. Immagini che descrivono con intensità cromatica e purezza dei tratti il forte legame tra la nazione, o il «continente», come molti la definiscono, e la sua natura.
Una natura che assume sembianze divine, come accade con il fiume Gange, che si rivela nella dea «Ganda», che protegge i vivi e accoglie nel suo seno le ceneri dei defunti. O come succede con Siva, rappresentato da una pietra allungata inserita in un basamento, simboleggiante la fertilità. O con la montagna, loceano e il serpente che evocano il mito della creazione di un universo protetto dal dio Visnu, che per distruggere i demoni si trasforma in Narasimha, l«uomo-leone». Ci sono poi le tre apparizioni del divino, Brahma, Visnu e Siva, che esprimono la loro «rivelazione» attraverso differenti figure e personaggi.
È attraverso immagini semplici e ingenue, che alimentano e uniscono una cultura etnicamente e linguisticamente composita e che proprio nellicona sacra e popolare trova un elemento di comunione e identificazione. I segni e le forme di queste stampe non conoscono distinzioni regionali.
Lesposizione è aperta tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Domenica chiuso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.