È gara all’ultimo ricordo fra due grandi decadute

Grande attesa nel posticipo di questa sera (alle ore 20,45) con l’Atalanta che allo stadio «Azzurri d’Italia» ospita il Torino, in quella che è una sfida tra grandi decadute intenzionate a tornare il più in fretta possibile nel calcio che conta.
Sono diversi gli ex che si affrontano: il bomber e capitano dei granata Rolando Bianchi («Amo il Toro, però un giorno potrei anche ritornare a Bergamo»); l’altro bomber, nerazzurro però, Simone Tiribocchi che partirà dalla panchina («Ho fatto sette anni fin dalle giovanili con la maglia del Torino, ho conservato bei ricordi, ma questa sera voglio vincere. Anche perché mi sono lasciato male con i tifosi ed ero chiuso da Ferrante e Lucarelli»).
Ma anche l’allenatore Stefano Colantuono che nel campionato scorso sedeva sulla panchina granata (nella foto). «Con loro ho sfiorato la promozione e ora ci provo con l’Atalanta, ma sarebbe davvero bello salire insieme in A», afferma Colantuono, «anche perché quella torinese è una piazza a cui resterò sempre affettivamente legato».
Una partita dunque stile De Amicis, anche se sul campo se ne vedranno delle belle proprio per la grinta e la carica agonistica che le due squadre sanno esprimere. Colantuono non ha dubbi di formazione e schiererà l’ormai classico 4-3-1-2 con Consigli tra i pali, la linea difensiva formata da Raimondi-Troest-Peluso-Bellini, il centrocampo con Barreto-Carmona-Padoin e il trequartista Doni alle spalle del duo Ardemagni-Ruopolo. Bellini ha dunque recuperato, mentre si vedrà Capelli in panchina insieme allo scalpitante Tiribocchi.
Da parte sua il Toro punta al pareggio e Lerda potrebbe schierare Obodo come trequartista per dare fastidio al regista Carmona.

Mancherà Ogbonna (impegnato con l’under 21) e con Iunco in condizioni precarie, i nerazzurri dovranno soprattutto temere le scorribande offensive di Sgrigna e Bianchi. Anche se il grande vecchio Emiliano Mondonico sa già come finirà: “Un pari, tanto poi andranno entrambe in A col Siena».

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