da Milano
Unaltra tegola sè abbattuta sul Milan, ma non è davvero il caso di fasciarsi la testa. Dopo il maxi processo con la penalizzazione di 8 punti in A e la Champions agguantata per la coda e la polemica «etica» con lUefa, sembrava che le acque si fossero calmate in casa rossonera. Invece no, perché ieri pomeriggio a sorpresa è arrivato un nuovo deferimento nellambito dellinchiesta bis aperta da Francesco Saverio Borrelli, con gli atti trasmessi al procuratore Stefano Palazzi. A mettere nei guai il Milan non sono partite o fatti che lo riguardano direttamente, ma addirittura la partita di serie B Arezzo-Salernitana del 14 maggio 2005, 1-0 per i toscani, con arbitro Dattilo e assistenti Titomanlio e Carrer.
Doveroso citare il guardalinee Titomanlio perché è dalle sue telefonate con il dirigente Aia Gennaro Mazzei e lallora addetto agli arbitri rossonero Leonardo Meani che nasce il nuovo deferimento per il club di via Turati. Il vantarsi di Titomanlio che afferma di aver volutamente sbandierato per fermare gli attaccanti campani e consentire la vittoria dei toscani è costato il deferimento dellArezzo per illecito sportivo (articolo 6), degli stessi Titomanlio e Mazzei e anche di Meani che non avrebbe denunciato alla giustizia sportiva la presunta combine sulla partita. Una omessa denuncia, dunque, che trascina nel gorgo anche il Milan, secondo i regolamenti, per responsabilità oggettiva.
Immediata la reazione del club di Silvio Berlusconi con questo comunicato: «Con immenso stupore lAc Milan ha appreso di essere stato deferito quale responsabile oggettivo per una presunta omessa denuncia di Leonardo Meani relativa a un evento che si sarebbe verificato in relazione alla gara Arezzo-Salernitana disputata nella stagione 2004-05. I fatti si riferiscono dunque a una gara di serie B e, a tutto concedere, sono ascrivibili a comportamenti squisitamente personali di Leonardo Meani, in nessun modo collegabili allAc Milan, come del resto ha da ultimo insegnato la Corte federale».
Furibondo Adriano Galliani che vede una nuova bufera addensarsi sul Milan, soprattutto da parte dellUefa. Ma a rasserenarlo è la motivazione stessa del deferimento e lintervento della federcalcio che ha subito minimizzato le accuse: la responsabilità oggettiva è dovuta in quanto, nel bene e nel male, Meani è comunque ricollegabile in quella stagione al Milan, come dirigente anche se abbastanza defilato, ma la Caf non sanzionerà i rossoneri (responsabilità presunta), mentre al Meani verrà sicuramente inflitta unammenda per la sola omessa denuncia.
Posizione assolutamente irrilevante, estraneità totale alla vicenda, società fuori da ogni responsabilità, fanno sapere da via Allegri. Resta il fatto che i rossoneri dovranno comunque presentarsi lunedì 14 agosto davanti alla Caf a Roma, mentre domenica 13 andrà sotto processo la Reggina.