Dopo mesi di annunci, ieri sono alla fine partite le lettere con le quali le Ferrovie aprono la gara per lacquisto di 50 treni per la nuova rete dellAlta velocità, il cui completamento giovedì prossimo avrà la sua inaugurazione ufficiale. Non si tratta, per ora di un vero bando, ma di «inviti» rivolti alle grandi industrie ferroviarie internazionali. Il boccone, specie in un contesto di crisi, è appetitoso: 50 treni per un valore complessivo di circa 1,2 miliardi.
Linvito è stato rivolto ad Ansaldo Breda - il polo ferroviario di Finmeccanica - che proprio in vista di questa gara ha stretto una joint venture con la canadese Bombardier; al gruppo francese Alstom, che ha la paternità del Tgv e dellattuale Agv (il treno scelto da Ntv, la società di Montezemolo e Della Valle futura concorrente delle Fs nellAlta velocità); alla tedesca Siemens, che allesperienza dellIce ha aggiunto in tempi più recenti quella del Velaro per la ferrovie spagnole; alla giapponese Kawasaki, attiva sulla rete ad alta velocità nipponica e detentrice del record di velocità con 581 chilometri allora nel sistema a lievitazione magnetica (mentre sulla rotaia tradizionale, con 575 km/ora, esso appartiene al Tgv).
I destinatari hanno ora tre mesi di tempo per presentare le loro proposte. Mauro Moretti, amministratore delegato della holding Ferrovie dello Stato, vuole un «treno modernissimo, di ultima generazione», proiettato «al 2030». La richiesta è di un treno che possa viaggiare a più dei 300 chilometri allora che oggi è la velocità massima del Frecciarossa, capace di sostenere le ferrovie italiane nella concorrenza in Europa. Infatti il rafforzamento dellattuale flotta di Etr 500 (che secondo le ferrovie è attualmente sufficiente) punta proprio sullespansione delle Fs sulla rete continentale (da tempo le Fs hanno in corso «trattative» non facili per estendere la propria operatività in Francia).
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