Chiara Campo
Occhi elettronici puntati su asili, scuole elementari e superiori, per la sicurezza dei giovani ma anche per difendere gli edifici dai vandali. Su quella piazza Trento che è diventata un crocevia della prostituzione minorile, sulla Chiesa di San Bernardo in Comasina dove a gennaio i vandali hanno bruciato persino le auto dei sacerdoti. Le telecamere del Comune sorveglieranno la Loggia dei Mercanti, che di giorno è meta fissa dei turisti e di sera si trasforma in un anfratto dove gruppi di sudamericani suonano e improvvisano pic-nic. Il sindaco Gabriele Albertini, nella veste di commissario straordinario del traffico, ha dato il via libera a nuovi sistemi di videorsorveglianza per la città, con un occhio di riguardo alle scuole, alle aree nel mirino dei vandali e di quelle che vengono definite «frequentazioni particolari» - spacciatori, pedofili, scippatori -, che possono costituire un pericolo per gli studenti e i residenti.
Con il primo provvedimento, Palazzo Marino destina 961mila euro allinserimento di telecamere in piazza De Gasperi, dove si trova la chiesa della Comasina finita sulle cronache per gli episodi di vandalismo ai danni dei sacerdoti, e il controllo sarà esteso ai plessi scolastici dellIstituto Agazzi, di via Amoretti, via Vico e via Olivieri. Poi in piazza Trento, in prossimità delle scuole superiori Ferrari Pacinotti e delle elementari Romano. «Videosorvegliata» via Saint Bon, vicino alle materne e allasilo di via Forze Armate e via delle Margherite. È previsto inoltre, a partire dalla Loggia dei Marcanti e nellarea di piazza Vetra e delle Colonne di San Lorenzo, vicino allistituto Cattaneo e alle Civiche scuole per geometri, una progettazione con il Politecnico per definire le regole di illuminazione che garantiscano la visione perfetta delle immagini in qualsiasi condizione di luce. Il secondo «pacchetto» di interventi, per 700mila euro, punterà occhi elettronici su via Fara e Rossellini e ne porterà di nuovi in piazzale Lagosta che, insieme agli Istituti di Santa Maria Consolatrice, è considerata unarea particolarmente delicata. Telecamere a Villa Lonati e in via Zubiani, vicino alle scuole superiori Galvani, Bertrand Russel e Pavoniano Artigianelli, e poi in piazzale Maciachini, in prossimità degli Istituti superiori Marelli, Cremona e Pavoniano Artigianelli. Gli interventi si inseriscono nel «Progetto generale di monitoraggio e controllo del territorio», con cui il Comune vuole creare in città delle «isole» completamente autonome che siano poi centralizzate presso il Comando dei vigili di piazza Beccaria, che garantisce controllo e interventi 24 ore su 24. Secondo lo schema, ogni episodio sarà considerato come unisola a sè stante, controllata da telecamere dotate di zoom e in grado di coprire il territorio a 360 gradi, e nelle aree potranno essere installate colonnine Sos con pulsanti di chiamata verso la polizia municipale, che attiverebbero subito il posizionamento automatico della telecamera più vicina e la registrazione delle immagini.
«Questa volta lattenzione è puntata soprattutto sulle scuole, e abbiamo scelto quelle che sono già state oggetto di numerosi atti di vandalismo e irruzioni, anche di notte - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato -. Corriamo ai ripari, per la sicurezza di studenti, insegnanti e degli stessi edifici, prima che avvengano episodi come lincendio che distrusse lasilo di via Brivio». Ma controlli anche su piazza Trento, la Comasina, «zone segnalate dai comitati di quartiere per episodi di criminalità».
De Corato ricorda che la giunta Albertini dal 97 a oggi ha affidato un ruolo centrale alla videosorveglianza, con 192 telecamere inserite nei parchi e 276 in altre aree strategiche, un investimento di 35 milioni di euro. E tra i progetti finanziati per il 2006 rientra il sistema di controllo elettronico di tutte le 80 stazioni della metropolitana, che sarà completato entro la metà del prossimo anno per un costo di 6 milioni. Il vicesindaco sottolinea anche che spendendo 26 milioni il Comune ha creato «una vera e propria cintura della sicurezza lungo tutto il perimetro dellintera periferia, per migliorare la vivibilità nelle zone più a rischio».
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