Da Garibaldi a San Siro, può partire il metrò 6

I treni attraverseranno la «Milano del futuro»: previste stazioni in corrispondenza della Città della moda, dei grattacieli di City Life (vecchia Fiera) e del Portello. Convogli ipertecnologici senza guidatore: da 8 a 15mila passeggeri all’ora per direzione

Da Garibaldi a San Siro. Attraversando la Città della moda, il cimitero Monumentale, i grattacieli del nuovo quartiere che sorgerà al posto della vecchia Fiera, il Portello, Lotto. Per arrivare allo stadio Meazza, direttamente in piazza Axum. Undici fermate e un tracciato di sei chilometri e mezzo di nuova metropolitana che potrebbe diventare la linea 6. E con, in futuro, la possibilità di sviluppi verso Settimo Milanese e l’hinterland a ovest della città. Non un sogno, visto che la creatura ha già preso forma e corpo nella carta millimetrata dello «studio di fattibilità» commissionato dal Comune e realizzato da Metropolitana milanese Spa.
Sarà, ovviamente, una metropolitana supertecnologica, leggera, automatica (senza guidatore) e sotterranea. Sostituirà, come si legge nello studio, la linea di superficie prevista dal Piano urbano della mobilità approvato in consiglio comunale nel marzo 2001. Una linea sotterranea, dunque, per sostituire una più tradizionale metrotranvia e alleggerire il traffico di superficie. Soprattutto in una zona che nei prossimi anni sarà investita da una vera e propria rivoluzione urbanistica e territoriale. Alcune delle fermate, infatti, toccheranno la Città della moda, il nuovo quartiere dell’area City Life (ex Fiera campionaria) con le tre torri disegnate da Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Pier Paolo Maggiora, il Portello e lo stadio di San Siro. Aree già o che diventeranno presto ad altissima densità di passeggeri. E, per questo, la previsione è stata fatta su un traffico ordinario di 8mila passeggeri all’ora per direzione, con possibilità di incremento fino a 15mila sempre per direzione. Nessun problema, dunque, in occasione di eventi straordinari come fiere, manifestazioni di particolare richiamo, partite o concerti. Tredici i treni previsti da mettere immediatamente in circolazione. Convogli lunghi almeno sessanta metri, in grado di trasportare 500-600 passeggeri. E, dai calcoli, la stima di una frequenza di quattro minuti per convoglio nelle ore di punta. Si passerà a sei nelle «ore di morbida» e di otto in quelle serali. Il tutto per un totale di 205 corse per il giorno feriale in condizioni di «normalità». Valori che, sommati, fanno 800mila treni-km/anno.
Garantita, ovviamente, l’integrazione con il sistema di trasporti urbani e interurbani già esistente. Previsto l’interscambio con il Passante ferroviario, le Ferrovie dello Stato, le linee della metropolitana 2 e 5 a Garibaldi. Con le Ferrovie nord alla fermata di Domodossola e con la linea 1 del metrò alla fermata di Lotto. «La scelta di un sistema più capace (metropolitana leggera sotterranea) - si legge nello studio di fattibilità - va dunque rapportato alle previsioni di una domanda in crescita evolutiva, ovvero al servizio e a supporto di flussi di traffico con specifiche peculiarità, consistenze e pesi quantitativi di entità e spessore».
I treni correranno in due gallerie ad unico binario di sei metri ciascuna, scavate a profondità che andranno da meno 12 a meno 22,5 metri. Un’opera imponente che però sarà realizzata scavando sottoterra con una mega talpa. Nessun cantiere in superficie, dunque, e nessun disagio per i milanesi durante la costruzione. A cielo aperto solo i lavori per le stazioni, che saranno tutte in superficie e a unica banchina. Anche se tutto questo farà lievitare i costi di almeno il 20 per cento.
L’importo globale per la realizzazione di quella che potrebbe diventare la linea 6 del metrò milanese è per ora stimato a 460 milioni di euro (al netto di Iva) ed è comprensivo dei costi tecnici di costruzione e di tutti gli oneri per occupazioni e asservimenti, collaudi, rimborsi alle Aziende di pubblici servizi, prove e sperimentazioni, analisi ambientali, sicurezza (legge 494), competenze per progettazione e direzione lavori.

A questo va aggiunta la quota di finanziamento per l’acquisizione dei rotabili necessari per il servizio sulla linea (stimati tredici treni), pari a 52 milioni di euro. Costo complessivo, Iva compresa, posto a poco più di 563 milioni di euro. Tempi di realizzazione fissato a cinquantaquattro mesi. Quattro anni e mezzo per dare a Milano una nuova metropolitana.

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