Garlasco - È stata sequestrata la porta a libro che permette l’ingresso sulle scale della cantina di casa Poggi dove Chiara è stata uccisa il 13 agosto scorso. Il sequestro è avvenuto durante il sopralluogo degli esperti del Ris di Parma a cui hanno partecipato anche i difensori della famiglia Poggi e di Alberto Stasi, fidanzato della vittima e unico indagato nell’inchiesta. La porta a libro è stata trasportata fuori dall’abitazione e raggiungerà i laboratori di Parma dove verrà sottoposta ad analisi per scoprire eventuali tracce ed impronte dell’assassino, ma anche per trovare riscontri al racconto fornito da Alberto. Il 24enne, durante gli interrogatori, ha sempre sostenuto di avere toccato più volte quella porta e di avere scoperto così, poi, scendendo solo due gradini, il corpo senza vita della ragazza.
Niente arma Nel sopralluogo, a cui hanno partecipato anche i genitori di Chiara, Giuseppe e Rita Preda, e il fratello Marco di 19 anni, sono state repertate nuove tracce della scena del crimine, vicino a dove Chiara è stata trovata senza vita. Nessun esito però sulle ricerche dell’arma che hanno coinvolto la famiglia di Chiara. Secondo indiscrezioni, a un primo sguardo nessuno dei componenti del nucleo familiare fatti entrare nella villetta uno alla volta, ha saputo riconoscere l’assenza di un oggetto compatibile con l’arma del delitto. Tutti i presenti hanno di nuovo perlustrato le stanze della villetta a due piani di via Pascoli, ma non sarebbe stato trovato nulla di rilevante al fine delle indagini.
Continuano intanto, anche oggi, nei laboratori dei Ris di Parma le analisi sulle impronte trovate all’interno della villetta tra cui ci potrebbero essere quelle dell’assassino. La relazione finale dei Ris è attesa entro il 15 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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