Garlenda Guerra contro la rumenta dei vicini

La guerra dei rifiuti. Quasi come in un film catastrofista sul modello americano, o per stare più leggeri, per i più giovani, si potrebbe raccontare la puntata della serie tv The Simpsons quando la città si divide in due per un cumulo di «rumenta» posta a dividere le strade dei cittadini divisi su dove smaltire la spazzatura.
A Garlenda, paese della provincia di Savona, non ci sono né Homer né il signor Burns ma un sindaco infuriato perché dai paesi limitrofi partono con i sacchetti carichi di spazzatura per depositarli nei cassonetti del suo centro. Giuliano Miele, primo cittadino di Garlenda è furioso con il suo vicinato tanto che ha disposto una task force continua che si muove 24 ore su 24 per le vie del centro savonese controllando che chi deposita i rifiuti sia effettivamente residente della sua amministrazione.
L’hanno ribattezzata la guerra del rifiuto e i controlli saranno severissimi e interesseranno anche l’interno del sacchetto. A rendersi conto che ci sono residenti di Villanova d’Albenga e Bastia di Albenga che oltrepassano il confine e scaricano la monnezza nei bidoni garlendaschi è stato il vicesindaco Silvia Pittoli che ha verificato anche la provenienza della spazzatura rovistando nei sacchetti. Nei confronti dei soggetti coinvolti verranno avviati procedimenti di infrazione al regolamento comunale sulla Tarsu e discarica abusiva con l’aggravante dell’inquinamento ambientale.

Ma anche i cittadini di Garlenda devono stare vigili e pronti ad aprire il contenitore dei loro scarti, e attenzione a differenziare bene perché se nel sacchetto verrà trovata plastica, carta o vetro, scatterà la bolletta.

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