Garrone: «La Samp rischia di sparire»

Garrone: «La Samp rischia di sparire»

Paola Balsomini

La serata di Riccardo Garrone e Aldo Spinelli era iniziata con la partita di scopone e tante risate ma alla fine è terminata con la classica lite sui diritti televisivi. Nello studio della Rai, in diretta con «La Domenica Sportiva», presente Claudio Lotito, patron laziale, che, sul far della notte, ha lanciato il suo appello moralizzatore per salvare il calcio: «Gli utili possono arrivare solo attraverso la costruzione di uno stadio privato». Garrone: «Può essere un introito importante, ma per costruire uno stadio ci vogliono dieci anni, tra due anni esisterà solo il Milan, l’Inter, la Juventus, la Roma e la Lazio. E la Sampdoria? Beh, noi non so dove saremo».
Detto così non è molto incoraggiante, soprattutto dopo la bruciante sconfitta casalinga contro il Livorno. Soprattutto per quei tifosi che, per la prima volta dall’inizio del ciclo Garroniano, hanno salutato l’uscita dallo stadio della squadra con una pioggia di fischi. Perchè in Italia, si sa, il calcio è una cosa seria. E allora, dopo la debacle delle ultime gare, adesso il club deve tornare sul mercato. Nel summit a casa di Novellino la società ha dispensato promesse: «Mi hanno assicurato che arriverà un centrale di peso», spiega il tecnico: Tudor o Stovini. Per il centrocampo invece è già stato bloccato Mattia Marchesetti, 22 anni, della Cremonese. La Samp ha trovato l’accordo per un prestito con diritto di riscatto a giugno.
In realtà il problema sta proprio in difesa: Pisano, costretto ad uscire durante la sfida contro il Livorno dopo appena 22 minuti di gioco, dovrà stare fuori per un mese a causa di uno stiramento muscolare agli adduttori. Zenoni, tanto per ringraziare la dea bendata, si è beccato l’influenza, Pavan sembra già d’accordo con il Bologna e preme per cambiare aria (il club, in caso di una contropartita seria e soprattutto dopo lo svarione in occasione del primo gol di Lucarelli lo lascerebbe andare senza grande rammarico). Ora, anzi ormai da un pò di tempo, Novellino deve fare la conta. Si fa presto: dietro è rimasto solo Castellini e la squadra domani sera sarà impegnata nel match di Coppa Italia contro il Cagliari (arbitro Banti di Livorno). Fondamentale passare il turno: perchè arrivare in semifinale darebbe ottime chance per aggirare l’ostacolo ed entrare in Coppa Uefa dalla finestra e perchè in questo momento serve morale. Poi c’è l’attacco: per Flachi è in arrivo una bella multa ma per il match di sabato con il Lecce sarà squalificato e anche qui la scelta è facile facile: Kutuzov o Colombo.

Gasbarroni, se riuscirà a recuperare, sarà schierato sulla fascia sinistra. Difficilmente Palombo sarà a disposizione, ma anche in questo caso si cercano alternative visto che Dalla Bona (suo l’errore sul secondo gol del Livorno) ha dimostrato di non poter partire titolare.

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