Se con l'elettricità potete risparmiare solo qualcosa, con il gas è tutt'altra storia, soprattutto per chi ha il riscaldamento autonomo. Qui i costi, e quindi i margini, sono ben maggiori e il risparmio può essere consistente: un 2-3% di sconto, in cifre assolute è già una bella differenza. E se per l’elettricità vi abbiamo spaventati con quello che vi abbiamo raccontato sopra, ora tentiamo di tirarvi su il morale.
Innanzitutto: il primo modo di risparmiare è avere un fornitore unico per elettricità e gas. Con l'accoppiata si possono ottenere sconti iniziali più interessanti.
Secondo: a volte le società propongono la fatturazione on line con sconto. Perché no? E se ve la propongono senza sconto, chiedeteglielo.
Terzo: se cambiate il fornitore solo per una voce (o l'elettricità o il gas) non solo rischiate di ottenere sconti minori, ma anche qualche piccolo «dispetto». Vi spieghiamo: in molte zone elettricità e gas sono forniti dalla stessa società. Se la lasciate solo per una voce (per esempio, il gas) per passare a un altro fornitore, se domani avrete problemi sull'elettricità pensate davvero che avrete una risposta sollecita? In teoria siete protetti da un sacco di norme, di fatto... vedete voi.
Un'altra questione: i disservizi. Esiste un'Autorità per l'energia che è oberata di lavoro, ma che non dorme. E che si dà da fare per proteggere i consumatori: ha un sito a volte complesso, ma fatto bene. E si possono fare scoperte interessanti: pochi giorni fa ha stabilito regole più stringenti per assicurare la massima tempestività nella gestione dei reclami che le aziende ricevono da parte dei clienti e nella rettifica di ogni eventuale errore di fatturazione, prevedendo anche indennizzi automatici a favore dei consumatori in caso di violazione delle nuove norme. Il rimborso automatico è di 20 euro e scatta se il venditore non risponde entro 40 giorni dal reclamo del cliente o se l'errore di doppia fatturazione non viene corretto entro 20 giorni dalla richiesta, oppure se la rettifica della fatturazione non viene fatta entro 90 giorni dalla richiesta. Ma qui va ribadito quello che abbiamo scritto sopra: i clienti devono tenere gli occhi aperti.
Un'ultima annotazione: clausole di difficile comprensione, la fatica di farsi fare più di un'offerta e di comparare tutti i dati, la seccatura di dover dare la disdetta, non devono impedirvi di cercare qualcosa di meglio di quello che avete. Soprattutto avete una scappatoia: potete sempre tornare al regime tariffario «protetto» di cui godete oggi, con solo un mese di preavviso.
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