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Gas, il governo liberalizza gli stoccaggi

Ci sarà maggiore concorrenza - e di conseguenza prezzi più bassi - nel mercato del gas grazie alle nuove misure approvate dal Consiglio dei ministri. Il punto chiave dello schema di decreto legislativo è l’aumento dell’offerta di depositi di stoccaggio che, in pratica, saranno usati come «polmone» per comprare il gas nei periodi più favorevoli - soprattutto in estate, quando i prezzi sono più bassi - per utilizzarlo poi nei periodi di maggiore richiesta.
«Questo intervento - ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola - coniuga lo sviluppo infrastrutturale con la riduzione dei prezzi del gas, per rilanciare la competitività del Paese». L’aumento dello stoccaggio è raggiungibile grazie a una revisione delle soglie di immissione di gas nella rete. Attualmente, e fino alla fine del 2010, esistono dei tetti antitrust pari al 50% del mercato retail e al 61% del gas immesso: con le nuove norme la soglia per l’Eni diventa del 60%, a patto che provveda alla realizzazione, anche insieme a clienti finali industriali e a consorzi di Pmi, di nuovi stoccaggi per 4 miliardi di metri cubi. Nel caso superi il 60% l’operatore dominante dovrà cedere gas sul mercato.
Particolarmente soddisfatta Confindustria: il provvedimento, sottolineano gli industriali, «segna un passo avanti significativo per la competitività del sistema industriale italiano, soprattutto per le imprese del manifatturiero». Le pmi infatti potranno contare su un terzo della capacità di stoccaggio affidata dal ministero ai clienti industriali, una quota considerata però ancora troppo bassa da Confartigianato. Il decreto passa ora all’esame delle Commissioni parlamentari competenti dove verrà valutata anche la segnalazione che l’Antitrust si appresta a inviare. Ma la lente del Garante è puntata soprattutto sulle nuove misure di riorganizzazione del mercato carburanti, e in particolare su uno dei punti cardine della riforma: il prezzo settimanale, perchè, ha spiegato, il prezzo settimanale «espone al rischio di possibili accordi coordinati», di modo che «tutti potrebbero salire di prezzo lo stesso giorno». Anche se «quello sui carburanti è un ottimo risultato», ha concluso Antonio Catricalà. E il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, si dice pronto ad avviare «al più presto» il confronto col garante. Intanto, però, tra i distributori tornano i rincari.

Agip ha portato la verde a 1,426 euro al litro, il massimo praticato sulla rete, e il gasolio a 1,268 euro. Per il diesel è però Q8 a far registrare il livello più alto: il marchio si è portato infatti a 1,269 euro al litro.

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