È partito il Gasperini quinto. Il Genoa ricomincia da dove aveva terminato. Nel quartier generale di Villa Rostan. Oltre duecento persone sfidano il caldo per la prima uscita del grifone 2010\2011. Nessuna presentazione ufficiale o bagni di folla. I giocatori dalla sede si allontano a borde delle macchine. Palladino e Modesto, poi Dainelli con Palacio. Applausi. Quando esce Eduardo, il nuovo portiere rossoblù la gente si accalca. La macchina si ferma. L'estremo difensore della nazionale lusitana saluta. Appare sorpreso. Quasi esterrefatto: «Sono contento. Spero di ripetere con questa maglia quello che ho dimostrato in Nazionale e nel campionato portoghese». Poche parole, ma significative: «Il mio modello in Italia? Buffon ovviamente». Risposta scontata. Vero. Ma come si può dargli tolto. Dei nuovi mancava solo Chico. «Arriverà lunedì. Visite mediche e martedì sarà a Neustift. Vedrete che se non sarà meglio sarà almeno come il "Papa"», precisa il direttore sportivo Stefano Capozucca. Che fa chiarezza proprio sulla cessione di Sokratis. «Sono state scritte molte falsità. Per il giocatore si è verificata un'opportunità professionale importante. La società dopo un'attenta valutazione ha maturato la scelta di cederlo». Incassando 5 milioni dal Milan più la comproprietà di tre giovani rossoneri. «Nei quali il presidente Preziosi intravede ottimi giocatori», aggiunge Capozucca. Grande curiosità anche intorno all'ungherese Rudolf. Il ds genoano sottolinea che «commercialmente è stato un ottimo affare visto che è arrivato a parametro zero. Se poi avrà qualità importanti resterà, altrimenti andrà via». E potrebbe non essere l'unico. I convocati per il ritiro austriaco sono ventinove. «Quattro o cinque elementi se ne andranno perché il mister vuol lavorare con una rosa di ventidue». Il tecnico Gianpiero Gasperini venerdì aveva espresso soddisfazione per il mercato effettuato dalla società. Concetti che ha ribadito. «Ci siamo migliorati ottimamente dove erano state evidenziate alcune lacune. In tutto l'asse centrale a partire da Eduardo per arrivare a Toni. Siamo entusiasti». Prima però di tuffarsi in avanti, il mister di Grugliasco non dimentica il passato. «C'è grande soddisfazione perché in questi quattro anni la società è cresciuta tantissimo. All'interno e nelle strutture. Il futuro è roseo perché siamo più forti sotto tutti gli aspetti. Nel calcio però si guarda sempre avanti». Ed è facilissimo dimenticare il passato. Il Gasperson lo sa. «Credo che sarà un campionato molto equilibrato sulla falsa riga di quello dello scorso anno. Obiettivi? Uno c'è. Arrivare davanti alla Sampdoria». Il derby è già cominciato. Ed anche questo è il bello della nostra città. Si aspetta molto da Toni, «più che come giocatore per la personalità verso i suoi compagni e nei confronti degli avversari. Un valore aggiunto che può migliorare. Poi è un guerriero».
Presenta lo spagnolo Chico: «può giocare centrale o a destra. Lo seguivamo da tempo». Chiude con un pizzico di amarezza. Dopo sette stagioni non avrà più con lui Ivan Juric. Nuovo tecnico della Primavera. «Ci mancherà il suo coraggio e la sua mentalità». E domani già al lavoro- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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