(...) che sembrava lunico possibile per vincere i campionati sotto la Nord. Lo dico con lesperienza di chi, sul Genoa ha sbagliato negli anni mille previsioni. E, certo esagerando, è già pronto a dire che Criscito è molto più forte del Panucci esordiente in rossoblù e che, viste le recenti convocazioni, non sfigurerebbe fin dora in Nazionale.
Esagerazioni a parte (in fondo però se ne leggono tante su chi meriterebbe lazzurro), ripenso al tuo augurio relativo alla voglia di bel calcio. E questo, come ancor meglio hai fatto notare, non ha colori. Il desiderio di godersi uno spettacolo degno di questo nome è tanto dei tifosi del Genoa quanto di quelli della Sampdoria. Che hanno anche il diritto di non veder rovinati gli sforzi dei giocatori e degli allenatori per i quali trepidano e pagano il biglietto. In questo senso anche il calcio dagosto potrebbe già regalare timori concreti. Il primo è relativo al campo da gioco. Il prato del Ferraris, sia nella sfida della Samp contro il Peñarol, sia nelle tre sfide di Coppa del Genoa, aveva un non so che di balneare. Ogni volta che un giocatore calciava il pallone, si alzava una nuvola di sabbia che ti aspettavi di veder entrare da un momento allaltro la capitaneria di porto, perché in spiaggia non si gioca. Lassessore Guerello, che certo non è uno sprovveduto, ha già chiesto conto della cosa. E garantisce che la risposta è stata rassicurante, che tutta quella sabbia serve proprio a stabilizzare le zolle derba. Lui spera sia vero. Credo che stavolta i tifosi rossoblucerchiati debbano unirsi a lui.
Laltro timore riguarda gli arbitri. In Genoa-Fiorentina ho visto Marco Rossi contrastare lavversario, larbitro ha visto un fallo, lui non era daccordo e tutto lo stadio ha sentito lesterno del Genoa dire un delusissimo: «Nooo». È stato ammonito e squalificato. Inutile ricordare la ferrea applicazione del regolamento di Rosetti nel cosiddetto «derby ligure», ma ammonire qualcuno per aver detto solo «No» (a proposito, il regolamento prevede sempre il cartellino rosso per la bestemmia? Se sì, ci devessere in giro qualche arbitro che dovrebbe rifarsi un po le ossa... e ludito), significa volere un calcio da playstation. Visto poi che certe entrate da dietro continuano a restare impunite. E soprattutto visto anche che troppi arbitri continuano a dirigere pensando alla classifica, giustificando qualsiasi intervento di chi gioca in serie A perché deve per forza essere più bravo rispetto allo «scarpone» che gioca in B o in C. Mentre la lezione di questo avvio di Coppa Italia sembra voler confermare una teoria spesso denigrata da molti addetti ai lavori secondo la quale le ultime sei-sette squadre di serie A non valgono più di quelle della medio-alta serie B (e lo spareggio Fiorentina-Perugia di qualche anno fa non era uneccezione).
Non a caso, per concludere ancora sul caso Genoa-Gasperini, la partita con il Modena ritengo sia stata di valore assai superiore rispetto a quella con la Fiorentina.
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