Europa League sì. Europa League no. Questo il dilemma per molte società sul finire della stagione. Se fosse Champions League tutti direbbero sì. Ma se si tratta dell'ex Coppa Uefa, sono parecchi quelli che nicchiano. Ci sono pochi ricavi. Si gioca il giovedì. Si perde parecchio in campionato. Non la pensa così mister Gasperini: «L'Europa non può essere solo la Champions League. Disputare le coppe è sempre una vetrina importante. E poi non è vero che si paga in termini di classifica. Al contrario il Genoa fino a quando era impegnato nel girone, in campionato ha fatto bene, dimostrando in entrambe le competizioni grandi motivazioni. Senza dimenticare che la Lazio da quando è stata eliminata, non mi sembra che abbia migliorato la sua classifica». E proprio i biancocelesti saranno di scena domani al Ferraris. «Credo che questa gara sia più importante per noi che per loro - chiarisce subito il tecnico di Grugliasco - Con il calendario e la rosa che hanno a disposizione possono ottenere la salvezza, pur perdendo domenica. Affronteremo una compagine che vorrà riprendersi dopo la sconfitta del derby».
Prima volta da ex per Biava e Floccari. Sul difensore: «È un ragazzo che per noi è come se fosse qui». Sull'attaccante: «Purtroppo le sue prestazioni non sono state all'altezza di quello che ci si aspettava». In attesa di sapere qualcosa di più su Dainelli, "Kharja e Rossi saranno pronti la prossima settimana", fa sapere il Gasperson. Dunque spazio ancora a Tomovic e forse a Fatic. «Avete visto dopo il gol vittoria a Parma come si sono abbracciati? Sembravano due gemelli». Lingua e timidezza sono stati i loro avversari più difficili. «Anche Sokratis all'inizio parlava poco.
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