Roma

Gassificatore: confusione a sinistra

«Il gassificatore non è un passo avanti. La chiusura del ciclo dei rifiuti deve avvenire attraverso tecnologie innovative più rispettose dell’ambiente e della salute dei cittadini». Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti al termine dell’incontro tecnico avvenuto ieri alla sala Tevere della Regione tra la Commissione parlamentare e gli esponenti degli enti locali, e al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Piero Marrazzo, il prefetto di Roma Achille Serra, l’assessore regionale al Bilancio Luigi Nieri e quello comunale all’Ambiente Dario Esposito. Per le forze di polizia erano presenti il comandante regionale della Guardia di Finanza Daniele Caprino e il tenente colonnello del Noe comandante del gruppo di Roma Antonio Menga. Nel corso dell’incontro il quale Marrazzo ha illustrato le linee generali del Piano dei rifiuti elaborato nella sua veste di commissario del governo per i rifiuti e che ha già avuto il via libera del ministro per l’Ambiente Pecoraro Scanio. «Per la chiusura del ciclo dei rifiuti - ha aggiunto Zaratti - servono impianti con tecnologie in grado di trattare una sempre minor quantità di rifiuti residuali, man mano che crescerà la raccolta differenziata. Se questo è l’obiettivo strategico, non serve costruire nuovi termovalorizzatori». Al termine dell’incontro c’è stata la visita alla discarica di Malagrotta e alla zona in cui verrà fatto il gassificatore. «Il clima - ha detto il vicecommissario per l’emergenza rifiuti Stefano La Porta -è stato di massima trasparenza e collaborazione e siamo disponibili a dare qualsiasi ulteriore chiarimento».
«La commissione mista Parlamento-Regione - è la dura critica del capogruppo di An in Campidoglio Marco Marsilio - sembra un’armata Brancaleone: qualcuno ha lodato il gassificatore, qualcun altro ne ha parlato male, qualcun altro ancora non sapeva cosa dire.

Tra Verdi, Rifondazione comunista, Margherita, Ds e lo stesso Marrazzo, ognuno parla una lingua diversa e dice una cosa diversa».

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