Cronaca locale

Una «prima» per il Gattopardo nello stile dell’Ottocento siciliano

Il «café» di Scalise si ispira ai palazzi palermitani dell’epoca del principe di Salina. Stasera la dj sarà Linette

I più scatenati sono già in pista da alcuni giorni, quando lentamente si sono riaccese le insegne dei locali più in e, con loro, le notti milanesi. Stasera ultima chiamata per chi ancora si sta cullando nel «letargo» estivo: riapre infatti i battenti il Gattopardo Cafè, spazio polifunzionale di Via Piero della Francesca, da cinque anni sulla scena della movida di Zona Sempione. La «Prima» avrà inizio alle 18.30 con un aperitivo e proseguirà con la serata danzante dopo le 23. A scandire il ritmo della nottata la dj londinese Linette, a cui sarà affidata la consolle sopra l’altare.
Vale forse la pena ricordare che il Gattopardo, che spegnerà la sua quinta candelina il 14 settembre, è nato all’interno di una chiesa sconsacrata dagli anni Settanta. Il locale è in grado di ospitare 375 persone e ha fatto dell’eleganza il suo tratto distintivo. Non a caso, il nome scelto dal proprietario - l’imprenditore milanese Pino Scalise - trae ispirazione dal celebre film di Luchino Visconti; l’obiettivo dichiarato è proprio quello di offrire un intrattenimento che non abbia nulla da invidiare alle grandi feste palermitane di fine Ottocento descritte da Tomasi di Lampedusa. A ricordare quell’atmosfera, il maestoso lampadario che troneggia al centro della sala - con 65mila cristalli a goccia che creano giochi di luce e di colori -, il personale in livrea e molti altri dettagli che richiamano i palazzi palermitani dell’epoca del Prinicipe di Salina.
Negli anni il Gattopardo ha saputo innovare il panorama del lifestyle milanese per la scelta di non allestire alcun privé, perché, dice Scalise, «tutto il locale è un posto esclusivo dove ogni persona gode degli stessi diritti», e di offire sei giorni su sette di musica.


Tra le sorprese che accoglieranno stasera i redivivi della vita notturna anche la suggestiva coreografia di una giovane funambola sospesa ad un’altezza di 13 metri.

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