Le gazzelle dei carabinieri a caccia di una pantera

Secondo un testimone l’animale si aggira tra le case da sabato. Nessuno ne ha denunciato la scomparsa

Le gazzelle dei carabinieri a caccia di una pantera

Una caccia grossa durata tutta la notte si è conclusa senza la preda: una grossa pantera che era stata vista aggirarsi per le vie di un piccolo paese alle porte di Rho. Tutto inizia sabato verso le 22 quando al centralino del 112 arriva la telefonata allarmata di un signore, che fornisce tutte le proprie generalità. Un professionista milanese «sobrio, serio e affidabile» come l’hanno descritto i carabinieri, che invoca il centralinista. «Venite subito c’è una pantera che si aggira fra le case». Pochi minuti dopo a Barbaiana, la frazione di Lainate, in via Prima Strada, luogo dell’avvistamento, arriva la prima Gazzella. I militari interrogano l’uomo che spiega. «Era andato a trovare un amico e mentre risalivo in macchina per tornare a casa, a meno di cinque metri da me è passato l’animale. Grosso, nero e minaccioso». Un racconto che mette subito in allarme le forze dell’ordine, visto che la belva era stata vista aggirarsi in un centro abitato. Scattano le ricerche per capire se l’animale possa essere fuggito da qualche circo del circondario. Ma in tutta la provincia di Milano nessuno ne ha denunciato la scomparsa; ai carabinieri non resta altro che dare il via alla caccia all’animale, prima che possa accadere qualche disgrazia.
Poco dopo le 23 arrivano anche i vigili del fuoco, e gli abitanti del quartiere dove è avvenuto l’avvistamento vengono pregati di rimanere in casa, per precauzione. Intanto sulle tracce della pantera, e con l’aiuto di grosse fotocellule, si lanciano diverse squadre di cacciatori in divisa, attenti ad ogni movimento sospetto. Si dividono e perlustrano una vasta area, quella che dal paese porta alle campagne adiacenti il casello autostradale. Viene anche battuta la zona dove sorge un’azienda agricola che ospita numerosi animali, temendo che il felino magari affamato, possa colpire in questo luogo. Ma nonostante gli sforzi proseguiti fino all’alba, della pantera in libertà nessuna traccia. Il safari continua.

Nel rhodense rimane lo stato di attenzione, mentre si cerca di scoprire la provenienza dell’animale. Fuggito probabilmente da qualche villa della zona, dove si trovava senza che il padrone ne avesse denunciato il possesso.

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