Gazzettino padano, addio al professor Furia poeta del meteo

Aveva 85 anni ed era sicuramente il meteorologo più noto di tutta la Lombardia. È scomparso il professor Salvatore Furia, fondatore del Centro Geofisico Prealpino e della Cittadella delle Scienze al Campo dei Fiori di Varese dove si trova la sede della Società astronomica Schiaparelli da lui fondata nel 1956. Ogni mattina si poteva sentire la sua voce al «Gazzettino Padano» di Radio1 Rai, dove insieme alle previsioni del meteo parlava delle fioriture, dava indicazioni sulla fienagione e concludeva immancabilmente con l’esortazione «pensieri positivi, nonostante tutto». Originario della Sicilia, Furia era arrivato nella «Città Giardino» il 1° ottobre 1940 e nel capoluogo prealpino realizzò il suo sogno: la creazione non di un semplice osservatorio astronomico, bensì di una vera e propria Cittadella di Scienze della Natura. Un sogno realizzato nonostante le iniziali ritrosie e gli scetticismi di sindaci e amministratori pubblici ai quali si rivolse per avere sostegno. Furia era specializzato in selenologia, ovvero lo studio della Luna, e i suoi studi sull’origine e l’evoluzione del suolo lunare vennero accolti anche dall’Osservatorio Astronomico di Brera. Fin da piccolo si innamorò delle stelle, studiando da autodidatta gli astri con i libri della biblioteca, e osservando continuamente il cielo. Naturalista instancabile, ha promosso la costituzione del Parco del Ticino, del Parco delle Pinete di Tradate, del Parco circumlacuale del Lago di Varese, tenendo innumerevoli conferenze e dibattiti volti alla sensibilizzazione ambientale.


Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha annunciato di voler dedicare alla sua memoria il premio speciale «Lombardia per il Lavoro», per non dimenticare «una delle voci sicuramente più amate del Gazzettino padano, storico giornale radio regionale che tanto ha dato alla nostra terra».

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