Forse, un giorno, chissà: in qualche galassia nonno Alien leggerà ai propri nipotini questa storia: «C'era una volta il genere umano, che nel 2015 scoprì un altro pianeta abitabile, Gea, (nella realtà Kepler 186f, ndr), un corpo celeste gemello della Terra. Un quesito iniziò a serpeggiare. Che cosa farne, superata la distanza per raggiungerlo?». Sogniamo a occhi aperti, come dei Cristoforo Colombo del futuro, la nuova America fotografata da un telescopio spaziale, lontana «solo» 500 milioni di anni luce. Clima mite, atmosfera simile, presenza d'acqua possibile, vita primordiale anche. Non siamo soli, c'è un altro paradiso. Se quel che sappiamo su di noi e sul nostro mondo, attraverso storia e religioni, è vero solo a metà, c'è da mettersi le mani nei capelli su come lo potremmo (mal)trattare. Nella speranza che gli altri lassù non siamo come noi, torniamo un attimo all'anno zero, all'alba del mondo, secondo la Bibbia.Il Signore prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. E gli disse: «Tu potrai mangiare tutti gli alberi del giardino, ma...».
Le sacre scritture non lo riportano perché ancora non era successo: l'uomo prese il buon Dio alla lettera (arbusto della conoscenza a parte, con relativa mela della dannazione). Nei millenni l'intelligente bipede terrestre si è impegnato nel gareggiare contro se stesso e la sua casa, neanche ci fosse stato in palio un succulento premio. Suzione sempre più industriale delle risorse, guerre a ogni pié sospinto, inquinamento a gogò. Ora non è detto che la Terra abbia i minuti contati come un certo estremismo verde sostiene. Ma non si può neppure dormire sonni tranquilli davanti a ciminiere nere alte come torri, ghiacciai eterni verso lo scioglimento e animali incatramati.
Questo è il nostro curriculum nel caso lo volessimo spedire a «qualcuno» per l'ok allo sbarco sulla terra promessa di turno (dopo la succitata, intanto, ne è stato individuato un altro paio). Il cinema ci rappresenta come dei «distruttori» - da 2022: i sopravvissuti al Pianeta Verde -. «La Terra non rimpiangerà l'uomo», Ceronetti docet. Cari geaniani, se ci siete state in campana, siete avvisati...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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