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Gelmini: «Nessuna guerra contro i precari La colpa è della sinistra»

DIALOGO «Non ci sono contrapposizioni: c’è un disagio sociale assolutamente legittimo. Il governo non solo ne ha il massimo rispetto ma sta anche lavorando per risolverlo»

Gelmini: «Nessuna guerra contro i precari La colpa è della sinistra»

Non c’è nessuna guerra con i precari della scuola. Lo assicura il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenuta ieri al Forum Ambrosetti a Cernobbio. «Io non parlerei di guerra. Non esiste nessuna guerra: c’è un disagio sociale assolutamente legittimo. Il governo non solo ne ha il massimo rispetto ma sta anche lavorando per risolverlo», ha risposto il ministro alla domanda se la guerra con i precari finirà mercoledì prossimo con il decreto che verrà siglato dal Cdm sulle misure di sostegno ai precari stessi.
«C’è poi la sinistra - ha proseguito Gelmini - che naturalmente non perde occasione per usare la demagogia e cercare di scaricare le proprie responsabilità, perché non si può dire che il precariato sia stato originato da questo governo. Ricordo i concorsi con un numero non programmato negli anni ’70-’80, le sanatorie, il fatto che la scuola sia stata utilizzata come un ammortizzatore sociale e quindi credo che il precariato abbia origini lontane. Cercare di far credere che sia responsabilità di questo governo è un’operazione maldestra che sicuramente non riuscirà».
«Io - ha proseguito il ministro - penso che il provvedimento che verrà approvato mercoledì in Cdm sia un provvedimento importante, che va nella giusta direzione. È chiaro che poi servono le riforme, perché ad esempio il sistema delle Sis, il reclutamento fatto in questo modo, ha originato il precariato.

Il motivo per cui noi vogliamo cambiare la scuola, cambiare l’Università e introdurre regole nuove è proprio perché non vogliamo essere corresponsabili dell’aumento del precariato che noi abbiamo ereditato e che stiamo cercando di contenere e di risolvere».

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