da Milano
Fondiaria non siede nella squadra di vertice di Generali e quindi «non sempre è necessario andare in assemblea»: lamministratore delegato di Fondiaria-Sai, Fausto Marchionni, motiva così lassenza allassise del Leone che sabato scorso a Trieste ha approvato il bilancio e rinnovato lintero vertice.
La quota in Generali (pari al 2,42% del capitale) serve a «preservare il valore delle riserve», ha aggiunto Marchionni sottolineando che questa è lunica «ottica» in cui si deve leggere limpegno finanziario del gruppo assicurativo che fa capo alla galassia Ligresti.
Parole che sembrano fare da contraltare al pressing con cui lo scorso anno Fondiaria aveva cercato di entrare nella sala di comando di Generali. «Una cosa è la richiesta di un posto in cda, dove chi ha investito tanti soldi può sentire quali sono i propri interessi» anche se «non ne abbiamo mai fatto un punto donore» - ha proseguito Marchionni -, unaltra «andare in assemblea quando non si ha niente da dire».
Capitolo Generali a parte, Fondiaria-Sai ha una plusvalenza latente sulla quota in Pirelli, pari a circa il 4%, di 35 milioni e non pensa di cederla. La decisione cambierebbe se ci fosse il rischio di perdere tale vantaggio, ha detto Marchionni, anche se «questo non vuol dire che la terremo vita natural durante. Quando sarà lora, se decideremo, usciremo».
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